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Come i fiori non colorano così tanto
le stelle non brillano poi molto, il cielo
rimane là e noi qui coi piedi per terra
respirando polvere, sperando pioggia.
Alle prime meteore c'è fango, poltiglia,
l'umido avvolge bagna i calzini, le punte,
tutto si sfà di grigio che nella valle scolora
come freschi dipinti sfumati d'acquerelli.
C'è chi non accetta nemmeno il tempo,
corre, fa girare il discomondo dei colori
per ricavarne un bianco che odora di smunto,
di un vuoto lindo insoddisfatto scontento
piuttosto che quello di un libro ancora da scrivere.
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Come i fiori non colorano così tanto
le stelle non brillano poi molto, il cielo
rimane là e noi qui coi piedi per terra
respirando polvere, sperando pioggia.
Alle prime meteore c'è fango, poltiglia,
l'umido avvolge bagna i calzini, le punte,
tutto si sfà di grigio che nella valle scolora
come freschi dipinti sfumati d'acquerelli.
C'è chi non accetta nemmeno il tempo,
corre, fa girare il discomondo dei colori
per ricavarne un bianco che odora di smunto,
di un vuoto lindo insoddisfatto scontento
piuttosto che quello di un libro ancora da scrivere.
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