Lo guardo e mi dice: "Giacomo, dove è finita la tua volontà?"
Cado dalle nuvole, con una faccia da ebete, sconcertato, mi guardo sotto la suola della scarpa destra...
...accidenti, non è nemmeno lì, dove sarà finita? Poi bevo un sorso di birra.
Mio padre un giorno mi disse: "Vedrai molte ragazze col passare dei giorni diventare bellissime, ne vedrai altre di belle perdere il loro fascino". Oggi ho avuto l'ennesima conferma che era vero.
Cos'è la pace interiore?
Forse è sentirsi liberi di provare emozioni e sensazioni, seguire le emozioni e le sensazioni al di là degli schemi, delle consuetudini. Essere liberi con se stessi di essere se stessi nei propri pensieri.
Liberi almeno dentro di noi, essere liberi dentro di essere onesti, non nascondere nulla almeno a noi stessi e non provare vergogna, accettarsi fino in fondo, anche sotto quello zerbino dove accumuliamo ciò che non vogliamo ammetterci.
Guardo oggi la pagina di un mio amico in facebook e vedo un mare di gente che lo saluta, lo chiama, lo invita...Ecco che mi sale un senso strano, come di inadeguatezza, vorrei anch'io avere amici così? Lo invidio? Non mi ero mai conosciuto in questo aspetto, sono forse invidioso mi sono chiesto? Eppure non mi consideravo tale, di difetti ne ho molti, ma mi sentivo estraneo a questo.
L'invidia.
Però non è invidia cattiva, era come se quella vista mi mostrasse cosa desiderassi.
Desidero davvero queste cose?
Perchè ho bisogno degli altri, della loro considerazione?
Ho forse bisogno che gli altri mi considerino per sentirmi vivo, per sentirmi di esistere?
Chi sono io?
Capite, mi è franato il terreno sotto i piedi. E ho fatto un bel volo perchè ho deciso di essere onesto con me stesso, e perchè no mi son detto non dovrei esserlo anche con voi? Uno più uno meno...Beh, ammetto che mi capita di invidiare, di aver bisogno degli altri, ammetto che ancora non Sono con la S maiuscola.
Io Sono?
Chi Sono?
Forse è perchè ancora non lo so che ho bisogno che gli altri mi dicano che, anche se non mi sono visto, se non mi sono trovato, io esisto. E questo perchè si tende a pensare che ciò che non si è ancora trovato non esista. Esiste solo ciò che ho già visto nella mia vita? No. Ho quindi forse bisogno degli altri per farmi capire che ci sono, esisto, respiro? In teoria no, ma in pratica si.
Questo è un inghippo interessante, devo far luce e chiarezza, imparare ad Essere al di là del parere degli altri, della loro considerazione, comprensione, amore. Io se esisto, Esisto oltre.
Se mi ritrovassi solo sulla terra cesserei di esistere?
No perchè esisto oltre.
Quindi il problema è psicologico, è risolvibile. E' maturabile.
Ho molto molto lavoro da fare su me stesso.
Mi ritrovo ancora alle prime curve in questa vita, su questo sentiero che conduce alla vetta della montagna. La strada è ancora lunga. Ma forse con un paio di passi giusti posso lasciarmi definitivamente dietro questo ostacolo.
Cado dalle nuvole, con una faccia da ebete, sconcertato, mi guardo sotto la suola della scarpa destra...
...accidenti, non è nemmeno lì, dove sarà finita? Poi bevo un sorso di birra.
Mio padre un giorno mi disse: "Vedrai molte ragazze col passare dei giorni diventare bellissime, ne vedrai altre di belle perdere il loro fascino". Oggi ho avuto l'ennesima conferma che era vero.
Cos'è la pace interiore?
Forse è sentirsi liberi di provare emozioni e sensazioni, seguire le emozioni e le sensazioni al di là degli schemi, delle consuetudini. Essere liberi con se stessi di essere se stessi nei propri pensieri.
Liberi almeno dentro di noi, essere liberi dentro di essere onesti, non nascondere nulla almeno a noi stessi e non provare vergogna, accettarsi fino in fondo, anche sotto quello zerbino dove accumuliamo ciò che non vogliamo ammetterci.
Guardo oggi la pagina di un mio amico in facebook e vedo un mare di gente che lo saluta, lo chiama, lo invita...Ecco che mi sale un senso strano, come di inadeguatezza, vorrei anch'io avere amici così? Lo invidio? Non mi ero mai conosciuto in questo aspetto, sono forse invidioso mi sono chiesto? Eppure non mi consideravo tale, di difetti ne ho molti, ma mi sentivo estraneo a questo.
L'invidia.
Però non è invidia cattiva, era come se quella vista mi mostrasse cosa desiderassi.
Desidero davvero queste cose?
Perchè ho bisogno degli altri, della loro considerazione?
Ho forse bisogno che gli altri mi considerino per sentirmi vivo, per sentirmi di esistere?
Chi sono io?
Capite, mi è franato il terreno sotto i piedi. E ho fatto un bel volo perchè ho deciso di essere onesto con me stesso, e perchè no mi son detto non dovrei esserlo anche con voi? Uno più uno meno...Beh, ammetto che mi capita di invidiare, di aver bisogno degli altri, ammetto che ancora non Sono con la S maiuscola.
Io Sono?
Chi Sono?
Forse è perchè ancora non lo so che ho bisogno che gli altri mi dicano che, anche se non mi sono visto, se non mi sono trovato, io esisto. E questo perchè si tende a pensare che ciò che non si è ancora trovato non esista. Esiste solo ciò che ho già visto nella mia vita? No. Ho quindi forse bisogno degli altri per farmi capire che ci sono, esisto, respiro? In teoria no, ma in pratica si.
Questo è un inghippo interessante, devo far luce e chiarezza, imparare ad Essere al di là del parere degli altri, della loro considerazione, comprensione, amore. Io se esisto, Esisto oltre.
Se mi ritrovassi solo sulla terra cesserei di esistere?
No perchè esisto oltre.
Quindi il problema è psicologico, è risolvibile. E' maturabile.
Ho molto molto lavoro da fare su me stesso.
Mi ritrovo ancora alle prime curve in questa vita, su questo sentiero che conduce alla vetta della montagna. La strada è ancora lunga. Ma forse con un paio di passi giusti posso lasciarmi definitivamente dietro questo ostacolo.
1 commento:
Caro Giacomo, prima ti lascio il mio commento.
1) Non so se la conoscenza di se stessi passi attraverso gli altri. Il punto è ambiguo. Se mi conoscessi per mediazione altrui, potrei essere così sicuro che quell'immagine di me sia posta immediatamente dalla mia mente oppure sia il risultato di un'interferenza dovuta all'immagine di altri? Noi abbiamo pregiudizi su noi stessi. Vero. Ma anche gli altri. Ora, se dovessi vedere un oggetto, preferirei vederlo io e non chiedere a un terzo di osservarlo, per la semplice ragione che ne sarei immediatamente certo. Ciò vale anche per l'immagine di sé.
2) Il fatto è che sebbene sia noi che altri siamo affetti da pregiudizi, è assai più facile correggere noi che gli altri...
3) Mi chiamo Giangiuseppe Pili, Giorgio Deplano mi ha parlato di te ( spero di non aver sbagliato blog, ma in ogni caso, mi avrebbe fatto piacere scoprirlo ugualmente! ): sono un amante degli scacchi -se giochi anche tu, ti proporrei una partita ;-)- e della filosofia di cui gestisco un sito. Se ti interessa sapere qualcosa di più, potresti scrivermi alla mia mail o visitare il mio sito: giangiSP@msn.com; www.scuolafilosofica.tk -ancora in costruzione. ( Se ti interessano gli scacchi e la filosofia, ho scritto un'introduzione alla filosofia per scacchisti, composta di racconti e dialoghi ). Fammi sapere! A presto!
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