domenica 20 settembre 2009

DANTE'S, WALMART, LE VALIGIE ED IL MANGO

Ieri prima uscita effettiva nei locali, siamo andati io e Bret da Dante's, locale che ospitava dei gruppi presupposti famosi che suonavano punk-rock. E' stata una bella esperienza anche questa, mai visto gente così strana, giuro. I punkettoni di qui sono proprio fuori, a parte che nei locali devi avere ventun'anni per entrare, la gente era abbastanza vecchietta ed era molto scatenata. E poi ad un certo punto, con l'ultimo gruppo, ho tipo avuto una sensazione strana, la stanchezza forse, ma ho percepito che c'era qualcosa che non andava, tipo troppa gente ubriaca e la musica vibrava in modo nauseante direi, e mi è come successo di percepire che dentro di me non volevo stare là, e poi ho come alzato una specie di barriera con l'immaginazione, e mi si è come messo davanti un muro, come se una nebbia di silenzio si alzasse intorno tra me e la folla, e ciò che mi circondava diventava lontano e scuro mentre io rimanevo nella luce, e mi sono sentito solo in mezzo ad un mare di gente, mi sono sentito lucido e presente mentre girava intorno a me un mare di stordimento. Mi sono sentito solo ma stranamente bene, solo isolato in mezzo alla gente. Come un piccolo sole intoccabile, solo ed invincibile, indipendentemente da ciò che lo circonda che può bruciare tutto ciò che tocca e che vede, immerso in una forza inimmaginabile.
Saranno stati anche viaggi mentali, però ve lo racconto lo stesso, anche perchè c'è qualcuno che legge a cui può interessare che la barriera nel caso era nata da un raggio di luce bianca che partiva dalla mia gola.

Oggi invece sono andato a fare shopping, e direte, ancora a fare shopping sto mona! eh si, perchè manca sempre qualcosa purtroppo. E poi è sempre interessante vedere sti negozi, dall'altra parte del mondo. Sono andato da Walmart, giusto per ricordare il Canada, e si trova come sempre bella roba a prezzi straeconomici, tipo mi sono preso un paio di scarpe da ginnastica che mi mancavano per fare una corsa ogni tanto, a 12 dollari. Oro, n'affarone!
Beh, comincio così, in modo stranamente strano, per dirvi che in due abbiamo preso un po' di roba, qualche bottiglia di vino, qualche di altre bevande, scatolette di fagioli e roba simile, pane, vestiti, una sveglia...
Insomma, tipo venti chili a testa di roba. Ed ho capito cosa vuol dire portarsi in giro ste borse pesanti per più di venti isolati a piedi. Interessante, appena mi si rianimano le braccia e le spalle riuscirò a fare qualcos'altro oltre a scrivere sul laptop. E comunque non ho mai riso così tanto.

Penso anche che uno dei piaceri della vita sia succhiare l'osso di un dolcissimo mango. E la vita stessa si riempie di sorrisi e di piaceri se si riesce a godere delle piccole cose, tipo di un osso di mango sugoso o di una camminata con venti chili di borse tra la 82th e la 60th.

3 commenti:

GiulioDelleStelle ha detto...

Proprio ieri ho mangiato un mango. Il mango è secondo me uno dei frutti più buoni che la terra concede. E' così mango...così dolcemente mango!

Anonimo ha detto...

Già, vorrei proprio sapere a chi può interessare che dalla tua gola sarebbe uscito persino un raggio di luce che ti avrebbe in qualche modo protetto...come se in qualche modo qualcuno ti avesse fornito di strumenti abili in grado di aiutarti, di proteggerti al momento opportuno...come le Pietre magiche di Shannara...e poi, perchè mai avrebbe dovuto farlo?....Quelle Scuole non esistono più Giac, appartengono al passato dell'umanità, purtroppo...
Forse eri solo un po' stanco, volpacchiotto...
HAI SOLO SOGNATO...

Giacomo ha detto...

:D

cosa sono poi i sogni?

ti meriti più di un grazie!