E' strano notare come cambiando l'ora della giornata cambia anche il modo che hanno le persone di andare in giro. Nelle ore centrali, quelle di lavoro, tutti sono indaffarati, è un cammino-corsa, e la cosa strana è che il 90% di chi è in città che cammina lo fa da solo.
La scena che si presenta, che passa per normale ma per me è abbastanza comica, è vedere la città piena di gente dove però tutti sono da soli, qualche studente gode della compagnia dell'amico tra un'ora e l'altra di lezione, ma le altre persone, la maggioranza, cammina veloce e sola. Nessuno fa caso a chi incontra, o testa bassa e passo lungo, oppure testa tra le nuvole e occhi nelle vetrine. Nessuno che parla, che ride, che chiacchiera.
Sembra di essere in una fabbrica. Tutti che corrono, che sono indaffarati, che hanno qualche compito-lavoro, nessuno che parla o saluta per paura del capo che si lamenta. Migliaia di persone ad un passo l'una dall'altra che camminano sole.
Mi fa ridere la comicità di questa contraddizione: vedere la solitudine in una moltitudine di persone. E ciò che mi fa più ridere è che lì in mezzo ci sono anch'io, solo come gli altri, con le mie cose da fare, con i miei pensieri, ma sempre ed inspiegabilmente da solo tra tutta questa gente.
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2 commenti:
bè è un po' triste secondo me, poi notavo, i lettori mp3 quanti li usano in città?
Io per primo, è una figata ti senti come in un film con colonna sonora, però ti isoli, annulli buona parte di quello che ti circonda...
una figata comunque...
ecco fai post più brevi così ho tempo di leggerli :-)
grande yarla, cmq tra mp3 mp4 cellulari e sticazzi vari si parla sempre meno e ci si isola sempre di più...
PS: dividerò i post più lunghi in puntate.
LOL
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