Si parte per un viaggio con l'idea di crescere.
Ci si aspetta di trovare certezze, di trovare qualcosa che ci rafforzi.
Non capisco come mai, io, dopo un viaggio, mi senta ancora più confuso di quando sono partito, con ancora più dubbi, ancora più domande.
Finita l'eccitazione del ritorno mi trovo a fare i conti con me stesso, e son calcoli talmente difficili che solitamente ci impiego anni prima di risolverli.
Per andare avanti occorre far passi indietro?
Mi sento un goffo fragile gambero.
martedì 23 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Tutto al contrario, amico mio! Scoprendo il diverso puoi avere la fortuna di minare le tue certezze, di dubitare delle tue verità piccole. Mi è capitato di dubitare anche delle verità enormi che avevano formato la mia persona.
"Gesù disse: una città costruita su un alto monte e fortificata, non può cadere né essere nascosta."
Spesso gli uomini costruiscono sul fondovalle ed è per questo che il viaggio porta in sé il seme della sofferenza, poiché inonda il fondovalle delle certezze fasulle e solo ciò che è ben saldo rimane e da lì si ricomincia, infine, a costruire la città.
Good luck my friend
Grazie amico mio,
oggi ne ho proprio bisogno.
Posta un commento