.
.
.
E' come un vecchio motore, lento,
discontinuo, che ogni tanto tossisce,
rallenta e sembra morire, c'è quasi,
pensi, e poi riprende, tenace, la vita.
E così si salta, dal sole alla luna,
da una stagione all'altra, d'acchito.
Col freddo sembra che tutto rallenti,
che muoia, per stupire di nuovo,
in primavera, quando ricomincia
il caldo e tutto si contorna di gioia.
Il mio cuore cade laggiù nell'amaro,
come da uno sgambetto è là, disteso,
che agonizza convulso stritolato
in un pugno di morte e di nostalgia.
Aspetto saggio che si plachi la morsa,
d'aprir la tagliola e di scorrer di nuovo
i capelli nel vento, sospirando naufrago.
.
.
.
.
.
E' come un vecchio motore, lento,
discontinuo, che ogni tanto tossisce,
rallenta e sembra morire, c'è quasi,
pensi, e poi riprende, tenace, la vita.
E così si salta, dal sole alla luna,
da una stagione all'altra, d'acchito.
Col freddo sembra che tutto rallenti,
che muoia, per stupire di nuovo,
in primavera, quando ricomincia
il caldo e tutto si contorna di gioia.
Il mio cuore cade laggiù nell'amaro,
come da uno sgambetto è là, disteso,
che agonizza convulso stritolato
in un pugno di morte e di nostalgia.
Aspetto saggio che si plachi la morsa,
d'aprir la tagliola e di scorrer di nuovo
i capelli nel vento, sospirando naufrago.
.
.
.
Nessun commento:
Posta un commento