Per chi me l'ha chiesto ecco un commento sintetico.
La vita sta diventando una partita a scacchi, solo che al posto della scacchiera e dei pezzi, cavalli alfieri eccetera, si usano le parole, l'intelligenza, l'ego votato al male, al raggiro.
E' una partita a scacchi dove lo scopo non è dare lo scacco matto, ma è il vincere-convincere, il pescare l'uomo allocco che beve e crede alle parole che gli si dicono, perchè vede in queste dei miraggi irresistibili.
E vedo nel mondo uomini che cercano di convincere altri uomini, che si impongono, che disinformano, che fanno il doppio gioco, che si mostrano come non sono per raggirare, è come assistere ad una guerra.
E queste parole non mi suonano più di una lingua, che è fatta per comunicare, ma mi suonano più di rumori di un campo di battaglia, come bombe, perchè sono usate come armi, per conquistare e non per esprimere.
Queste parole-armi generano lapidi, perchè uccidono allo stesso modo. E la tristezza che provo nel vedere me stesso raggirato, nel vedere molte altre persone che cadono vittime dei raggiri, è molto alta. Queste nuove armi, questi giochi psicofisici di comunicazione corrotta volta a trarne un vantaggio personale, uccidono le virtù e la volontà di perseguire una retta via con retta intenzione sia in chi le adopera, sia in chi le subisce.
E' permettere a Manas, alla mente, di illudersi che la felicità sia laddove la si può conquistare calpestando gli altri o che l'utilità di farsi calpestare abbia un tornaconto che giustifichi il tacere la propria essenza-morale-virtù. Permettere a Manas di agire così è permettere il genocidio delle anime, delle coscienze, che verrebbero terminate prima della fine fisica, anima e corpo avrebbero quindi due istanti di morte diversi, in tempi separati.
La vita sta diventando una partita a scacchi, solo che al posto della scacchiera e dei pezzi, cavalli alfieri eccetera, si usano le parole, l'intelligenza, l'ego votato al male, al raggiro.
E' una partita a scacchi dove lo scopo non è dare lo scacco matto, ma è il vincere-convincere, il pescare l'uomo allocco che beve e crede alle parole che gli si dicono, perchè vede in queste dei miraggi irresistibili.
E vedo nel mondo uomini che cercano di convincere altri uomini, che si impongono, che disinformano, che fanno il doppio gioco, che si mostrano come non sono per raggirare, è come assistere ad una guerra.
E queste parole non mi suonano più di una lingua, che è fatta per comunicare, ma mi suonano più di rumori di un campo di battaglia, come bombe, perchè sono usate come armi, per conquistare e non per esprimere.
Queste parole-armi generano lapidi, perchè uccidono allo stesso modo. E la tristezza che provo nel vedere me stesso raggirato, nel vedere molte altre persone che cadono vittime dei raggiri, è molto alta. Queste nuove armi, questi giochi psicofisici di comunicazione corrotta volta a trarne un vantaggio personale, uccidono le virtù e la volontà di perseguire una retta via con retta intenzione sia in chi le adopera, sia in chi le subisce.
E' permettere a Manas, alla mente, di illudersi che la felicità sia laddove la si può conquistare calpestando gli altri o che l'utilità di farsi calpestare abbia un tornaconto che giustifichi il tacere la propria essenza-morale-virtù. Permettere a Manas di agire così è permettere il genocidio delle anime, delle coscienze, che verrebbero terminate prima della fine fisica, anima e corpo avrebbero quindi due istanti di morte diversi, in tempi separati.
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