Ultimamente ho fame.
Una fame insaziabile.
Ho fame di verità, di "luce negli occhi", di vita.
Ho fame più di prima, più di qualsiasi altro momento della mia breve vita.
Ho diverse immagini per spiegare questa fame che mi ritrovo a dover saziare. Mi immagino ad esempio questa fame come un albero che oggi ha raggiunto il suo primo agostamento, quando cioè il tralcio da verde matura lignificando verso il color marrone. Sono convinto che quella pianta sia nata da un seme, piantato nella mia anima terrosa in un paese oltreoceano, che abbia trovato una terra sicuramente poco fertile, ma non abbandonata dal contadino. Una terra che ha permesso alla pianta di crescere seppur lentamente ma con una certa regolarità grazie al calore e alla luce degli occhi stupendi che mi hanno accompagnato durante questi anni. Pianta che oggi raggiunge il suo primo agostamento perchè proprio nell'ultimo anno la quantità di luce, la radiazione che ha ricevuto, si è moltiplicata come si sono moltiplicati gli occhi che a lei guardavano.
La fame è la nuova vigoria di questa pianta, che crescendo e maturando ha bisogno di più acqua, più energia, più luce, più minerali, più terra. Devo ingrandire la mia anima e farle spazio, e devo darle da bere, da mangiare sempre di più, perchè vuole crescere, ha bisogno di crescere e si realizza prorpio nel crescere.
E' come se da sempre mi sono abbeverato ad una piccola pozza d'acqua che oggi m'accorgo non bastare più, oggi apro gli occhi e mi accorgo che la pozza d'acqua è piccola insignificante ed inquinata, e mi chiedo come facevo a fare un'esistenza dipendente da quella fonte.
Vedo più lontana un'oasi bellissima, rigogliosa, con acqua pura che zampilla da ogni parte, alberi da frutta, ortaggi. Mi accorgo che il sentiero è faticoso, difficile, ma non posso più rimanere nella certezza di una pozza d'acqua stantia dopo aver assaggiato l'acqua che proviene da lassù.
Certezza tra l'altro effimera, basterebbe un colpo di sole più intenso, o il fermarsi delle mie futili lacrime da sofferenze inesistenti che questa si asciugherebbe.
Sarebbe un insulto alla vita viverla come un miserabile bevendo sudicia fanghiglia.
Un insulto a me stesso, un insulto agli altri che mi circondano.
Un insulto imperdonabile al mondo.
Voglio cambiare dieta.
lunedì 30 giugno 2008
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