Pensavo che l'unica certezza della vita è che tutti prima o poi schiattano.
Nella vita prima o poi si muore.
Ma allora perchè ci si ostina così tanto a comportarsi da immortali?
Che senso hanno tutte quelle "attività" che ti avvicinano al trapasso senza lasciare un'impronta in questo mondo dopo la tua morte?
Non ha senso comportarsi da immortali, perchè tanto non lo siamo.
Rubi, freghi, calpesti, avanzi, ammucchi...
ma tanto...
prima o poi...
anche te...
Se proprio esiste un'immortalità penso che sia l'immagine che lasciamo di noi negli altri.
In altre parole ciò che riusciamo a trasmettere di nostro.
Penso che il senso stia tutto qui.
Ciò che riusciamo a trasmettere è ciò che rimane dopo la nostra morte, è quello che ci rende immortali, eterni.
L'amore rende eterna la nostra anima.
sabato 7 giugno 2008
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7 commenti:
Woody Allen ha detto:
"Io non voglio diventare immortale con i miei film. Io voglio diventare immortale non morendo."
Proprio perché l'unica certezza della vita ( sottolineo UNICA) è la sua inevitabile fine forse sarebbe il caso di non sprecarla cercando di pensare a come rendere immortale qualcosa che, per definizione, immortale non è.
Piuttosto pensiamo a come giungere alla fine in modo tale da poter dire: "Bene, direi che ora posso anche morire." Direi che è questo l'obiettivo.
E per quando riguarda l'amore che rende eterna l'anima, purtroppo, ho anche qui delle riserve.
L'anima di Hitler è senza dubbio immortale, ma dubito che ciò sia dovuto all'amore.
Anzi, se proprio vogliamo diventare eterni direi che una strage in una scuola sia la via più veloce.
Ma se intendi l'amore come il trasmettere il nostro ricordo da qualcuno che ci conosce e che ci ama a qualcun altro che non ci conosce o che ci conosce e ci ama a sua volta, beh, non so te, ma del mio bis bis nonno non so assolutamente nulla. Ed era amato da tutti.
Intendevo altro.
Non eterno nel senso di famoso, o di aver gloria.
Eterno nel senso che grazie a te alcuni vivranno meglio e anche se il tuo ricordo svanirà, poco importa, il bene che hai fatto rimane.
In effetti se tuo bisnonno non avesse amato tua bisnonna e non fosse scoccata una scintilla te non ci saresti.
Li hai letti "I sepolcri" di Foscolo?
Perchè se non hai copiato hai ri-inventato una teoria parecchio famosa. eheh
Comunque non lo so se esista o no una vita eterna dopo la morte... quindi non ti saprei dire: "Io penso che anche se si muore poi si vive comunque nell'aldilà" oppure il contrario. Certo è che è bello pensare di poter vivere nei ricordi di chi vive, e non dico vivere metaforicamente, vivere davvero. Facciamo forse rivivere l'anima dei nostri cari quando li ricordiamo? Siccome nessuno può provare o confutare questa ipotesi, questa resta di fatto plausibile. Allora dato che è possibile vale la pena in ogni caso di fare del bene e di legarsi profondamente alle persone. Così loro ci ricorderanno e noi ricorderemo loro.
Se ti dicessi la verità, che è no, probabilmente non ci crederesti, e se mi dici così mi vian da non crederci nemmeno io, ma te mi conosci un pochino, e sai che le mie reminiscenze del liceo son davvero scarse...se non altro "ho visto tante cose da raccontar, ma mai un elefante volar!"
Della serie...
"zughevo" durante le ore di lezione!
Probabilmente ho assimilato senza accorgermente teorie miste e frammentate per osmosi o per trasporto passivo o diffusione semplice, dubito che la mia presenza ai tempi vada più in là di una membrana cellulare.
(vanto invece un dizionario mentale di termini chimici e biochimici da far invidia. :D )
dizionario imparato comunque post liceo.
Se la Vi...
(e con questo dò sfoggio di tutte le mie lacune, grammaticali comprese!)
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