Come d'un tratto ecco una luce, la vedo, chiara, limpida, come se da sempre avessi saputo dov'era, com'era il suo aspetto, la sua energia...
...la riconosco.
E' lei, quella luce negli occhi di chi vive di emozioni, di chi ha visto cose che esulano dalla vista cieca d'un paio d'occhi, perchè vede tutto col cuore.
Quanta nostalgia, quanti ricordi...
...quanta gioia, quanta sofferenza, che trasporto, che impeto!
Ma dove sono stato tutto questo tempo?
Ho creduto che la mia strada fosse un solco ancora più scuro e cupo nel tenebroso mondo occidentale consumistico, ho creduto che la mia vita fosse segnata per sempre in un'infelicità perpetua inevitabile vissuta nel ribrezzo degli stereotipi odierni, nel ribrezzo di rapporti relazionali sempre più contorti, sospettosi, precari, incerti, dubbiosi, paurosi, egoistici, chiusi, torbidi, falsi, corrotti dove le persone giudicano, soppesano, calcolano, ricalcolano, etichettano, catalogano, stipano, archiviano parole, rapporti, persone, cose, sentimenti, giudizi, profitti, vantaggi...
Ma che schifo!
Pensavo di soffocare, cominciava a mancarmi l'aria, ero nauseato di tutta questa merda!
Ed ecco, la boccata d'aria fresca!
L'avevo già respirata una volta!
E' lei!
Eccola!
Ma dove sono stato tutto questo tempo mi chiedo? Perchè ho respirato l'aria fetida di questa società? Perchè mi sono fatto avvelenare lentamente? Perchè ho dimenticato il sapore della freschezza? Perchè?
Ho sprecato anni di esperienze valide imparando invece cose inutili, anni che avrei potuto vivere la vita tra uomini e che invece ho vissuto sui libri. Ma che inutilità! Io desidero la verità, non il nozionismo. Desidero un'incontro di anime tra persone fatto di rispetto, non un'incontro di persone che non conoscendosi si giudicano, si soppesano, e che finchè non dimostri chissà cosa il rispetto non te lo danno.
Ma scherziamo?
La luce che vedi negli occhi della persone è l'amore che queste hanno verso tutti, lo espandono, sommergono, inondano. Ami quelle persone perchè ancora prima di conoscerti loro amano te, e te ne accorgi dagli occhi.
Io desidero questo, questi rapporti, questo modo di relazionarsi.
Perchè tanto odio invece?
Perchè tanti dubbi?
Perchè tanti occhi che mi guardano spenti giudicandomi, etichettandomi, soppesando quello che dico pronti ad attendere un errore, quasi che quegli occhi siano felici di poter ora criticare senza rimorso perchè ho sbagliato! Ho detto una parola di troppo, ho pronunciato male o frettolosamente la frase, o con non così tanto e formale garbo, ho chiesto troppo o in malo modo...aspettavano solo quello, un mio errore. L'hanno trovato, mi mangiano!
Lupi che divorano agnelli.
Mi sento molto agnello.
Agnellino, forse ancora più piccolo.
Se sarà necessario andrò a vivere dove la verità non è stata dimenticata, dove il necessario e il superfluo sono chiaramente divisi, dove i rapporti umani vengono al primo posto, dove brilla ancora quella luce negli occhi delle persone, perchè è una luce che riscalda, e qui ho un freddo da morire.
Una luce nostalgica,
che da sempre
sappiamo chi è,
una luce calda,
che sa riscaldare
come altre non sanno,
una luce di amore,
l'amore che da sempre
desideriamo ci avvolga.
L'uomo non è fatto per vivere al freddo e al gelo.
Un grazie a tutte le persone che ho incontrato i cui occhi hanno brillato e mi hanno riscaldato, che mi hanno amato e accettato per quello che sono, che non mi hanno giudicato, che non si sono offesi permalosi per un mio errore, che mi hanno voluto bene.
Un grazie di cuore a tutti quegli occhi che ancora riscaldano il mondo e che irraggiano anche su di me, occhi coraggiosi e intrepidi, vi ammiro, voglio seguirvi, voglio amare anch'io con la stessa intensità vostra!
Siete il mio esempio di vita.
Grazie.
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1 commento:
Amico mio, davvero non mi sarei aspettato, nel poco tempo che abbiamo percorso assieme, un tale cambiamento di sentire, un tale aprirsi ed inchinarsi alla vita. Il cambiamento è la chiave della crescita: conosco quella gioia di cui parli, perchè è la stessa gioia che ho scoperto viaggiando e nelle persone che ora ho vicino, te compreso. E' un'euforia dell'anima, una epifania che va oltre il vivere normale e quando nasce crea il suo spazio al di dentro, e sempre più, sempre più cresce, inarrestabile. Questa è la fortuna della vita, questa è la bellezza del vivere. E' un diamante che si regala a se stessi.
Questa estate questo mese di luglio alle porte è un presagio di perfezione, in cui le stelle all'unisono dondolano a ritmo di musica, come quel contrabbasso di qualche giorni fa sulle note di Taraerando. Sono felice di averti conosciuto, felice di aver condiviso questo spicchio di mondo assieme.
Riconoscere la proria debolezza è il primo passo verso la forza interiore. Come direbbe uno stambecco, verso il ben-essere!
Un abbraccio!
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