lunedì 23 marzo 2009

QUEL GARBUGLIO DISARMANTE

Ogni tanto guardo al mondo e rimango perplesso. Mi sembra un grosso garbuglio di regole, etichette, comportamenti assolutamente privi di sostanza, assurdi. Io non ho voglia di imparare a comportarmi come non sono per essere accettato, per fare carriera, per costruire una vita. Non mi divertirei a vestirmi di stereotipi, giocare con la mia immagine, con il mio carattere, plasmandolo ad hoc per ottenere qualcosa. E' vivere nella falsità. Per questo ogni tanto mi sento distante, percepisco una repulsione verso tutto un sistema di costrutti mentali basati sull'apparire e sul dimostrare che mi spinge ancora più lontano, a sentirmi diverso, escluso, inadeguato. Ma non ho la minima intenzione di accettare compromessi, deve esistere un altro sistema per vivere fuori da queste regole stupide senza andare a vivere fuori dalla società. E lo troverò senz'altro, perchè abbandonare me stesso per me significa morire, e vivere da morto è un controsenso ancora più difficile da accettare che non finire fisicamente nella tomba. Già che sono qui vivrò come mi sento, seguendo i consigli di chi io reputo abbia trovato veramente un modo per Essere Vivo, ogni giorno, ogni momento, e sempre se stesso.


Ps: E si dice che il caso non esiste eh? Appena finito di scrivere questo post mi imbatto in queste righe...allora torno indietro e modifico, le aggiungo qui sotto, visto che calzano a pennello...

"I giorni migliori fuggono, non c'è dubbio, se ci si lascia travolgere da faccende di ben poca importanza.
Così, la vecchiaia sorprende gli uomini quando, nello spirito, non sono ancora cresciuti, e li coglie impreparati ed inermi; non l'avevano previsto infatti; e ci si trovano dentro da un momento all'altro, senza aspettarselo; non si rendevano conto che la vecchiaia si avvicinava un po' tutti i giorni.
Succede anche in viaggio: chi si lascia distrarre da una piacevole conversazione, o dalla lettura di un libro, o da un pensiero insistente, si accorge di essere arrivato prima ancora di rendersi conto che si stava avvicinando; così pure questo viaggio della vita, ininterrotto e veloce, che noi facciamo sempre con lo stesso passo da svegli e nel sonno, a chi è sempre affaccendato si manifesta solo al suo termine..."

Lucio Anneo Seneca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an off hand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine staying home to watch the rain
You are young and life is long and there is time to kill today
And then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun, but its sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in the relative way, but youre older
Shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desperation is the english way
The time is gone, the song is over, thought Id something more to say