Cos'è la realà dunque?
Dove ognuno ha la propria realtà!?
E' reale ciò che si crede lo sia?
E' più reale ciò che si pensa o ciò che ci circonda?
E' più reale la mela o come io vedo la mela?
E' reale ciò che sono convinto che sia reale?
E' reale il mondo dove alberga la mia fantasia o è reale soltanto ciò che non è stato toccato dalla mia mente?
E noi...noi...riusciremo mai a vedere la realtà senza l'intervento della mente?
E poi...poi...cosa ne guadagneremmo così facendo?
Manipolare la realtà con la mente potrebbe anche essere un arte, potrebbe anche far vivere meglio.
Potrebbe?
Cos'è la realtà dunque?
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Ad un bambino, appena uscito dal ventre della madre, una maga applicò delle lenti colorate agli occhi.
Erano lenti magiche, volte al nero, un sortilegio di Maja che avrebbe distorto la Bellezza pulsante della Realtà del Mondo che lo circondava.
Tuttavia quell'essere, albergando nel proprio cuore le buone sementi raccolte nel corso di precedenti vite, riusciva a cògliere, talvolta, pallide rifrazioni di quel Mondo di Luce.
Un giorno il ragazzo camminava, pensoso, lungo un torrente, quando vide un vecchio, nudo, accanto ad una cascata.
"Cosa fai vecchio?" chiese.
"Contemplo il mio volto" figliolo.
"Ma non vedi che l'impeto della cascata è così forte da turbare lo specchio d'acqua sottostante?
Non cògli come la sabbia intorbidisca lo specchio nel quale non puoi rifletterti?"
" Ma non ho alcun bisogno di riflettermi, ragazzo, poichè il mio Volto l'ho già incontrato alla Sorgente della cascata.
Ora io vedo soltanto la magia dell'Acqua che gioca a nascondino
con la mia forma vacua.
Tuttavia, figlio mio, per comprendere il Gioco, per comprendere la mente e tutte le divisioni che da essa si generano, PRIMA è necessario scalare la cascata e raggiungere la Sorgente.
Vorresti... seguirmi?
Vuoi... darmi ... la mano? "
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