Ogni tanto mi piace pensare al mondo in termini termodinamici.
Mi piace immaginare le due forze antagoniste, in eterna lotta tra di loro, l'entalpia e l'entropia, che combattono sulla lama di un rasoio, per un equilibrio precario.
Immagino l'entalpia come l'energia dell'unione, dello stare assieme, delle molecole e della materia, l'energia delle cose, l'energia del mondo.
L'entalpia me la immagino come una brutta tempesta, un uragano che spacca e distrugge tutto, che vuole disordine, vuole riportare tutto ciò che è stato creato all'origine, alla scomposizione e disgregazione.
Mi piace vedere l'uomo in questo dualismo bellico, sia come ostaggio delle energie, sia come mezzo e parte di un tutto molto più grande ed incomprensibile.
L'entropia, la tendenza al caos, al disordine tende a riportare tutto com'era in principio, tende a distruggere le opere dell'uomo, e le opere di Dio.
L'entalpia la vedo come l'espressione dell'uomo e di Dio nel creato, l'uomo e le piante che costruiscono qualcosa di bellissimo e pieno di energia, la fotosintesi, l'uva, i semi di un girasole, il vino, una casa, un pannello solare, una centrale idroelettrica, una scuola, un quadro, una musica...
L'entropia me la immagino come una guerra tremenda che distrugge tutto.
Come la forza del vuoto che risucchia la materia, come se ogni molecola, particella, da un momento all'altro sentisse tirare ogni suo opposto, come se fosse soggetta ad una tortura medievale, quella delle funi e dei cavalli, e di colpo si spacca, l'entalpia, l'anima, fuoriesce e tutto diviene inorganico.
Ordine contro caos e disordine,
Costruzioni contro distruzioni,
perfezione contro imperfezione,
entalpia contro entropia...
L'uomo in tutto questo riuscirà ad avere l'umiltà di sottomettersi a queste leggi naturali immodificabili che governano da tempi immemori l'universo?
Riuscirà l'uomo a conservare la vita? L'entalpia del mondo?
venerdì 12 settembre 2008
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4 commenti:
Creazione, mantenimento, dissoluzione.
Hai mai realizzato che anche "dentro di te" esiste questo "moto"?
Osserva i pensieri, i sentimenti, pensa alla magia del Respiro che gli antichi veggenti seppero trasformare in Scienza del Mondo Sottile.
Inspiro: ti nutri di luce-energia
trattieni: assimili, milioni di soli dentro di te si illuminano, si rivitalizzano, sei nella Vita
espiri: l'onda rifluisce, la risacca, il "ritorno"...
E poi la Magia della Sospensione a polmoni vuoti:la Possibilità.
La tua "energia cosciente" rifluisce nell'Energia Cosmica.
Poi il miracolo: un'altro respiro...il rinnovamento...
Personalmente Giacomo andrei oltre l'idea di "umiltà" nel senso comune del termine, l'umanità è chiamata ad andare "oltre..." oltre le leggi della natura...affinchè il Ritorno sia possibile...non leggerei l'umiltà come rinuncia alla Ricerca...
Interessante cmque questa tua fantasia termodinamica, che poi tanto fantasia non è....
Interessante vedere anche il respiro sotto questa prospettiva, la vita stessa dell'uomo che realizza, il feto che si compone, vive, crea, distrugge, ricrea, ama, vive per poi morire, ritornare polvere, terra.
Ciao Giacomo, sono certo che ben presto intuirai chi sono.
Quindi non mi soffermo in presentazioni e vado subito al sodo.
Premetto comunque che sono tuo amico, che ti voglio un gran bene, ti auguro ogni bene in ogni terra cis- e transoceanica.
Premetto che mi piace il modo in cui scrivi, si vede che pensi e soprattutto senti le cose che scrivi, non è un dono che tutti hanno; inoltre la mia non vuol affatto essere una critica fine-a-sè-stessa, ma anzi costruttiva, e non vuole in alcun modo tentare di scalfire la poesia del tuo scritto, o la sua spiritualità, o la sua essenza.
Però...
Però non posso trattenermi. La mia formazione, abbi pazienza, mi impedisce di rimanere zitto.
Debbo quindi fare un paio di precisazioni (sottolineo che sono precisazioni sui TERMINI da te usati, non sullo spirito o sul messaggio da te scritto).
Mi piace la tua visione dell'universo, dualismo e tutto il resto, solo non vedo il nesso tra le due forze da te descritte e le grandezze comunemente chiamate "entalpia" e "entropia" (per inciso, credo che nell'inizio del quarto paragrafo ci vada la parola entropia e non entalpia, errore di battitura che ti segnalo). Queste sono infatti solo grandezze collegate allo stato d'un sistema termodinamico, si possono vedere come energie, ma certo le energie non "tendono a fare" alcunché. Il fatto che l'entropia sia collegata al disordine di un sistema non significa che sia lei a far evolvere verso il caos un sistema. E', invece, l'universo (per come è fatto, dai la colpa a chi vuoi, divinità, demoni, Ludwig Boltzmann) che ci dice che l'entropia complessiva aumenta man mano che si va avanti nel tempo. Mi sfugge un po' la tua interpretazione di entalpia, che in realtà penso sia collegata a dei casi particolari di sistemi isobari.
Ma comunque, fatte tali dovute precisazioni, lasciami invece commentare il tuo scritto costruttivamente, usando i termini a me più consoni "forza del Caos" e "forza dell'Ordine" (in realtà sono un tantino esoterici, ma non ho saputo trattenermi); ovviamente "forza" non è da intendersi nel senso fisico del termine.
Mi piace, dico davvero, vederti filosofeggiare in tali guise, dobbiamo approfondire questi argomenti una volta o l'altra. Nonostante la purezza della questione, però, dato il mio background non posso che inquinarla con la visione che ho (per quanto ci è dato di sapere oggi, forse tra un po' con LHC sapremo di più) dell'universo.
Lasciami dire che parti da un presupposto secondo me (anche se non sei l'unico) un po' arrogante: perché è la forza di costruzione a essere quella della vita secondo te, e perché la consideriamo "buona"? La natura consta di costruzione e distruzione, e anzi non v'è la prima senza la seconda (ho apprezzato il tuo parlare di rasoi e fili), perché quindi la vita è l'ordine e il caos la guerra? Chi dice che la vita, in termini di economia dell'universo, sia la cosa migliore? Lo diciamo noi, perché ne facciamo parte, ma mi pare un giudizio azzardato.
Inoltre, questo equilibrio non è sempiterno, anzi non so nemmeno se parlerei di equilibrio: se crediamo alla teoria del Big Bang, e finora è la migliore che abbiamo, l'universo ha sempre aumentato il suo disordine, e senza ciò non avremmo mai visto la luce, non dimentichiamolo. Insomma siamo nati dal "degradare" (ma l'aumento di disordine io non lo considererei degrado) dell'universo.
Ci sono molti aspetti in questa questione, e ci vorrebbe ben più di un post per parlerne adeguatamente, ma spero che la mia risposta ti abbia fatto piacere, e, magari, fornito qualche spunto.
...Se non altro la prossima volta so che penserai bene ai termini, se non altro perché ti ho sfasciato più volte i maroni. Ma no, non ce l'ho con te, è che sono secoli che i filosofi non capiscono una fava di quanto dicono i fisici. Ma, essendo filosofi, non lo ammetteranno mai (nemmeno con loro stessi). Sicuro ch oramai avrai svelato la mia identità, mi rifugerò in un posto dove la tua ira funesta non mi potrà raggiungere. Escluderei quindi a priopri la Turchia.
Scusa di nuovo, continua così.
Sei un grande! I commenti sono tutti apprezzati e, devo dire, temevo una strigliata di orecchie da un fisico...ma ben venga!
le lacune in termodinamica non si nascondono sotto la neve...
In effetti le tue parole mi fanno pensare, e mi fanno perdere quella poca sicurezza che avevo di 2 concetti di termodinamica che ho imparato in troppo poco tempo e male.
Però alla luce dei fatti non posso che darti ragione, la tendenza all'espansione e al caos ha creato la vita e ci permette di vivere. Sono due energie di cui non possiamo fare a meno.
Viviamo tra caos e ordine perchè siamo costruiti da caos e ordine.
Avremo modo più in là di parlarne a sazietà, magari anche più in qui, sul blog!
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