Capita a volte, nella vita di ognuno, che vi siano delle incomprensioni.
Possono essere di vario tipo, ma quelle su cui oggi vorrei soffermarmi sono particolari, brevemente già affrontate in discussioni precedenti, ma meritano spazio in un capitolo a parte.
INCOMPRENSIONI DOLOROSE
L'incomprensione più dolorosa a mio avviso è quando noi in buona fede esprimiamo un pensiero, a voce o a gesti, che è mirato ad un proposito buono e la malizia altrui interpreta il comportamento come malvagio, doppiogiochista, corrotto.
Posso citare due fatti che mi sono stati raccontati.
Il primo parla di "Luca" che cammina per strada contento ed incrocia un gruppo di suore che camminano verso di lui. Il ragazzo italiano nota con piacere che tra le sorelle ve n'è una di colore, e il fatto che una ragazza nera si trova lì lo riempie di piacere e gioia. Proprio mentre fa questi pensieri incrocia gli occhi con la suora in questione e gli sorge spontaneo un sorriso, sorriso che purtroppo ha una sorte inaspettata. La suora si offende, pensa che il ragazzo rida sotto i baffi per il fatto che lei sia straniera e dopo aver manifestato garbatamente a parole il suo risentimento si allontana. E' poco dire che "Luca" ci rimase malissimo.
Il secondo parla di "Sandro" che sta convivendo in una comunità molto povera all'estero. La sera, nel luogo dove vive, spesso si ritrova in un gruppo di persone, dopo aver cenato, sotto la luce delle stelle per chiacchierare del più e del meno, talvolta per cantare o per raccontare delle storie.
In un momento di particolare trasporto, quando "Sandro" trabocca di gioia, gli viene da confessare a tutti la sua ammirazione per loro, che poveri affrontano la vita ogni giorno con un coraggio che reputa fortissimo. Purtroppo deve ancora imparare bene la lingua e sbaglia un verbo, una singola parola in una singola frase, ma cambiando il verbo cambia il significato e fa la figura di uno che si crede superiore a loro, che da un punto di vista altezzoso giudica quasi con disprezzo. Scoprì il suo errore dopo qualche settimana, dopo che per diversi giorni non capiva come mai era così cambiato il rapporto suo con quelle persone.
Dubito esistano lame più taglienti ed affilate dell'incomprensione specie quando porta alla discordia, della malizia quando porta all'odio od al disprezzo, della comunicazione sbagliata, del telefono che trasforma, per un motivo o per l'altro, la parola amore detta ad un capo del filo in odio ascoltato al capo opposto.
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