Tutti noi desideriamo dare un senso alla nostra vita, darle un significato per rispondere alla domanda più tremenda:"Perchè sono qui?".
Per la moltitudine trovare un senso alla nostra vita vuol dire aver chiaro il proprio futuro, cosa fare domani, dopodomani, tra un anno, tra dieci anni.
Si progetta, si cerca un fine in cui spendere delle energie, di durata più o meno lunga, e ci si dedica totalmente sentendosi realizzati.
Vedo delle persone a 30-40 anni che hanno trovato il senso della loro vita nel lavoro, nei soldi, nella giustizia dell'uomo, nella carriera, nello sport, nello studio, nella ricerca...
Non voglio giudicare però vi chiedo un parere: cosa vi tramandano queste persone? cosa percepite da loro scambiando due chiacchiere? sembrano felici o stressate? sembrano soddisfatte od insoddisfatte? Sembrano essere in pace o in agitazione?
Sicuramente vivranno momenti felici ma io temo che siano effimeri.
Vedo anche alcune persone che a 50 anni perdono il gusto nella vita, diventano depressi perchè hanno raggiunto il loro progetto e si sentono troppo vecchi per intraprenderne di nuovi. Dei genitori di 40-50 anni, che hanno i figli ormai grandi e di cui non devono più preoccuparsi, non devono perdere il senso della loro vita, se il senso per loro era vivere per i loro figli. Dico questo perchè, anche se si sentono ormai vecchi per adottare un bambino, esistono modi secondo me per cui loro potrebbero comunque donare ancora le loro energie a chi ne ha bisogno.
Se il "senso della vita" si può perdere così mi chiedo allora se esso abbia una data di scadenza, se il senso sta nel realizzare un progetto.
Non posso non chiedermi inoltre che senso esista allora in quelle vite che non realizzano un progetto.
Non riesco ad accettare l'idea che bambini o adolescenti che muoiono giovani, sfruttati, senza realizzarsi nel lavoro, nella carriera, senza realizzarsi negli affetti, senza avere delle sicurezze o persone che gli vogliono bene, vivano una vita senza senso.
Il senso non sta in un progetto allora, forse sta nell'intensità di quella vita che si spegne oggi per un motivo qualsiasi, forse sta nell'esserci stati, nell'esser stati parte del mondo ed aver goduto di questo, forse sta nell'aver vissuto intensamente, forse mille altre cose.
Mi piace però pensare che, pur non sapendo quale strada debba io intraprendere, sappia con certezza quale non voglio assolutamente percorrere, non voglio accettare con tristezza la mia esistenza senza pormi delle domande per paura delle risposte, voglio viverla con gioia tra i dubbi, intensamente, sempre. Non voglio che la vita mi scivoli dalle mani senza che me ne accorga, perchè è una cosa meravigliosa specialmente se condivisa.
martedì 29 luglio 2008
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