martedì 17 novembre 2009

IL POTERE SUL TEMPO E SULLO SPAZIO

Non ci si rende conto spesso che tanto della vita che ci circonda è incredibile.
Proviamo a fare un discorso in generale sul passato-presente-futuro.
Tutto è determinato dallo scorrere del tempo, che inevitabilmente prende il momento presente e lo lancia in una lunga caduta nel tempo, caduta che lo porterà sempre più lontano da noi. Si potrebbe fare il confronto con una macchina che viaggia per il tempo di ottant'anni in linea retta senza mai ripercorrere la stessa strada, il momento presente è il paesaggio attuale che circonda la macchina ed il tempo lo si potrebbe misurare in metri come la distanza percorsa dalla macchina e che la separa da quel determinato paesaggio.
Cosa accadeva qualche secolo fà?
Che il passato rimaneva nella memoria delle persone.
Se qualcuno voleva guardare nel passato poteva solo affidarsi alle sue memorie od ascoltare quelle degli altri.
Il fatto che l'uomo abbia inventato la fotografia e la videocamera è un fatto davvero particolare che ha permesso all'uomo contemporaneo di volgere lo sguardo al suo passato quante volte vuole, unico limite: la quantità di fotografie e video che ha con se.
Questo conduce secondo me a due modi di rivivere il passato.
Il primo è positivo, lega l'uomo alle sue esperienze passate e lo aiuta a non dimenticare il percorso della sua vita, determinati ricordi piacevoli eccetera.
Il secondo invece è l'eccesso diciamo di questo immergersi nel passato.
Vivere troppo nei ricordi e nel passato allontana dal presente, dalla realtà, induce l'inconscio a credere di poter ancora cambiare ciò che è stato, di poter tornare indietro.
In effetti è come donare all'uomo una sorta di potere sul tempo, invece di viaggiare nel futuro abbiamo trovato un modo di viaggiare nel passato, o meglio, di riportare il passato nel presente. Molti diventano collezionisti degli attimi passati, collezionisti a tal punto da riversare molte energie nel riprendere con la videocamera o con fotografie, se non sempre sicuramente troppo spesso, gli istanti della propria vita.
Arriviamo dunque all'enfatizzazione suprema di questo perdersi del collezionismo con persone che si incollano alla videocamera quando c'è un momento particolarmente bello, e si estraneano in questo loro intento, per poi riguardarsi da soli od in compagnia, subito dopo, l'attimo accaduto.
E' come preferire di vivere la vita invece che nel presente nel passato, attraverso uno schermo. Lo trovo quasi come un rifiuto a vivere il presente, lo trovo quasi come il drogato che non riesce a smettere di farsi e che si rovina la vita da solo.

Aver il potere di catturare un momento presente e richiamarlo a proprio piacimento davanti ai nostri occhi con una videocamera è un potere che può accecare l'uomo, è un potere sul tempo stesso ed occorre ben guardarsi di non caderne assuefatti.

Come il cellulare, che annulla la distanza e riporta le persone che ci circondano vicine al punto da potergli parlare. La fotografia ed il video annullano lo scorrere del tempo. Ognuno con i propri limiti, ovvio, il cellulare non ti da la stessa sensazione di avere la persona accando ne la fotografia od il video la capacità di cambiare gli eventi o di riviverli in tutte le loro sfumature, ma l'uomo ci sta andando vicino, sono strumenti che nella loro imperfezione detengono un certo potere.

E come con ogni potere occorre stare attenti a non abusarne.

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