lunedì 25 agosto 2008

MEMORIE - AGOSTO 2003

ALTRI TEMPI ED ALTRI LUOGHI


San gaetano, Pimenteiras, PI (Brazil)
sabato 9 agosto 2003

La strada per San Gaetano è molto dissestata e spesso l'autista fa brusche frenate sia per le grosse buche che ci sono in mezzo alla carreggiata, sia per non investire qualche animale, mucche in primis.
Arrivati al villaggio siamo ospitati da Barroso, un vecchietto vispo sulla sessantina, portavoce principale di questo gruppo di persone del movimento Sem Terra. Sono persone che non avendo nulla, men che meno proprietà su cui vivere vanno ad occupare lembi di terra incolta di qualche grande latifondiario pigro, e accampandosi per diversi e durissimi anni ottengono la consegna della terra, una specie di usucapione, e possono quindi costruire qualche casa in cui cominciare una vita.
La gente qui, in quest'arsura, vive la sua vita in modo molto povero e semplice, sono però obbligati a restare in questo posto per mantenere il possesso della terra e non vanificare gli sforzi fatti. San Gaetano conta 32 famiglie di 6-7 persone disseminate in un'area abbastanza grande, il villaggio principale conta una dozzina di case mentre le altre sono più o meno distanti. In realtà le persone sarebbero molte di più se si contassero anche tutti i giovani di 15-17 anni che sono fuori paese, per studio o semplicemente perchè sperano di stare meglio da un'altra parte. La gente nelle città fa invece le vacanze in Inverno, perchè è la stagione delle piogge, ossia quella dove la terra bagnandosi diviene fertile e si può coltivare qualcosa nei campi le vacanze permettono ai figli e a chi ha parenti in campagna di andare a dare una mano, perchè il lavoro è tanto ed occorre tanta manodopera, anche perchè trattori o macchine agricole ce ne sono poche, e quelle poche costano l'affitto. Da maggio a dicembre invece è la stagione secca e si ha poco o nulla da fare, perchè il caldo e l'assenza di piogge impedisce qualsiasi lavoro o coltura, si cerca di sopravvivere con quello che si è prodotto nel lavoro dei mesi precedenti: riso e fagioli. I contadini per via della loro estenuante situazione precaria vengono aiutati con una misera somma da parte dello stato con la quale comprano l'essenziale dagli sporadici camioncini di venditori coraggiosi che si avventurano tra queste colline desolate.
Loro vivono in una povertà assoluta ma dignitosa.

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