venerdì 13 marzo 2009

SVUOTARE LA MENTE

Ho capito quale grande differenza sta tra il pensare di immaginare e l'Immaginare.
E' la stessa tra il pensare di aver la mente vuota e lo Svuotare la mente.
Fa sorridere perché è sempre la stessa differenza tra il pensare di agire e l'Agire.
Ed infatti, come dice il detto, tutte le strade portano a Roma.

La mia piscina era una bassa, piccola, sporca colonna d'acqua di porto.
Mi sono chiesto perché continuare a starvici a bagno.
E quando ne sono uscito, e stavo così bene in acque profonde, più pulite, fresche, mi sono chiesto se andava bene abbandonare quel brodo che mi ha ospitato gelosopauroso fino ad oggi, mi sentivo un po' in colpa, come dire, è giusto andarmene? E' giusto per stare meglio sfuggire, scappare da quel brodo? Non è forse più giusto affrontare il problema stando NEL brodo?

Ho capito allora che il condizionamento mentale è radicato in noi, ma si può sradicare.

SRADICABILE IL CONDIZIONAMENTO E'

Il mio condizionamento era il non voler vedere, il non voler ascoltare, il voler camminare con una gamba sola perché semplicemente fino a quel giorno avevo camminato con una gamba sola. Ho scoperto l'altra gamba e mi sono chiesto cosa diavolo era, cosa ci faceva lì, se era mia, se era utile, se potevo usarla. Io ero un pesce che nuotava nella colonna d'acqua sporca e stretta di porto ma non ero in gabbia, era la mia testa la gabbia.

Che sciocco! E' ovvio che se il problema è stare nel brodo le soluzioni sono, o trasformi il brodo in acqua cristallina o esci dal brodo. Sono stato tentato di tentare il trucco di prestigio di trasformare l'acqua, ma so con certezza che non posso farla in barba a me stesso, e soprattutto non sono Gesù anche se con acqua e vino ho una certa dimestichezza... E' come autofarsi un gioco di magia con le carte. "Adesso mi pesco una carta, la guardo e poi provo ad indovinarla"... Che senso ha? E poi, trasformare il brodo...non conosco nemmeno il trucco...
Avete presente la storia della rana nella pentola d'acqua fredda appoggiata sul fuoco e la rana ci muore bollita perché si abitua piano piano al calore crescente?
Beh, io sono saltato fuori a mo' di rana proprio nel bel mezzo della fase "bagno turco".
Ora vado a farmi una doccia fresca e riattivo la circolazione.
A presto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Jachob!