martedì 22 dicembre 2009

CHE FAI, MI LEGGI O NON MI LEGGI?

Solitamente apri una pagina web, a volte è per caso altre invece lo fai di proposito, e magari cominci a leggere incuriosito l'ultimo post di un blog che segui, o ci finisci per caso e rimani invischiato in quel che sembra un discorso strano o che vorresti sapere dove va a finire.

Beh, io vorrei invece ricominciare dal principio. Te lo riscrivo con altre parole, mi dirai te cosa ti cambia poi nel leggerlo.

Ciao.
Insomma hai cominciato a leggere questo post, e lo hai fatto fino qui, e questo vuol dire che probabilmente lo farai fino in fondo. Hai visto il titolo in grassetto, eri incuriosito, e da queste prime parole hai già capito che si tratta di un qualcosa di strano. Di diverso da ciò che ho sempre scritto. E sicuramente ti senti più coinvolto perché ti sto parlando direttamente. Ti sto tirando in causa. Poi è vero, non si capisce di cosa si tratta, qual è l'argomento, il senso del discorso.
Quel è il senso, ti chiedi, di una chiacchierata così, senza senso?
E forse è proprio per questo che ti senti più curioso...
Ti manca un tassello per capire.
Sei impaziente di capire e di sapere.
Ora stai pensando che sto cadendo nel banale e che forse ti deluderò.
Perché sembra che io stia dicendo in altre parole ciò che ti muove a leggere un libro, a scoprire la trama di un film.
E' dura sai trovare delle parole giuste per comunicarti qualcosa! Non è affatto facile, quindi non giudicarmi. E non pensare, per cortesia, che non lo stavi facendo. Perché è naturale che tu lo faccia, soprattutto quando io ti spingo, con qualche parola, proprio a farlo.
Perché io so cosa stai provando.
E tu sei là, che ti stai rassicurando che non è possibile.
Eppure è vero.
Le sfumature che passano attraverso le parole ed oltre le parole possono essere direzionate al tuo inconscio e tu farai esattamente ciò che mi aspetto che tu faccia.
Per esempio ora ti sale un leggero fastidio.
Per prima cosa perché mi trovi arrogante, e sotto sotto è anche perché ti senti invaso nel tuo cervello. Stuprato.
In effetti ti da fastidio la mia frase di prima: "Perché io so cosa stai provando."
E sinceramente ti da fastidio anche la parola "stuprato".
Sei convinto che io non possa sapere ciò che provi o ciò che pensi.
Ed in effetti non posso saperlo PRIMA di aver scritto questa frase.
Ma dopo...
Ti senti attaccato.
Infastidito.
Dipende da ciò che scrivo, dalle parole che uso.
Come posso sapere ciò che stavi pensando?
Hai provato fastidio.
E perché?
Te lo dico io.
Se ti concederai di mettere da parte questa sensazione interna per un attimo, cosa che, ora che ti ho detto che era voluto, forse non ti risulterà così difficile.
E' perché tu hai sempre creduto che i tuoi pensieri fossero solo tuoi e provenissero solo da te.
E' il tuo mondo, e ne sei sicuro.
Le tue emozioni sono tue, e ne sei sicuro.
E stai là, spensierato, con una faccia un poco da ebete convinto che quello che provi dimostra che esisti.
E soprattutto, ti piace dondolarti nelle tue emozioni.
E ti piace anche scoprire quelle degli altri.
Ti piace quando noti somiglianze con gli altri.
Quando scopri di condividere gli stessi pensieri, le stesse sensazioni, le stesse emozioni.
Ma ti darebbe un gran fastidio scoprire che tanti tuoi pensieri, sensazioni ed emozioni ti salgono al cervello perché qualcuno ha voluto così.
L'imput, qui, ce lo metto io, ad esempio.
E qui ti salta il palco.
Ne hai appena avuta la prova.
E ti sei sentito nudo.
Ho ragione?
"No!" Tu vorresti rispondermi.
Sei là, che vorresti controbattere ma non puoi, forse lo farai con un commento alla fine, forse nemmeno, ma io intanto me la rido, perché volevo punzecchiarti ancora, per farti capire il senso di ciò che sto dicendo.
Per tenerti attento, presente nel discorso.
Tu non hai barriere.
Non hai barriere proprio perché credi di averle.
Però nel momento in cui cominci a leggere le mie parole, mi dai potere sulle tue emozioni, ed in base a ciò che scrivo ti posso generare odio, fastidio, amore, gioia, pace, serenità, divertimento e così via in una lista lunghissima...
E' un gioco il mio, ed il tuo un stare al gioco.
Leggi libri o altro perché vuoi giocare.
Sembra banale ma non lo è affatto.
E' chiaro che un libro ti genera emozioni.
Ma ciò che non hai mai pensato è che esistono persone che ti generano emozioni di proposito, mentre tu non te ne accorgi.
E questo perché sei nato in un sistema, ed in media, tutti hanno imparato alcune reazioni meccaniche a certi stimoli esterni.
E' la reazione meccanica della tua parte emotiva-inconscia che non hai mai considerato, di cui non ti sei mai accorto perché pensavi fosse parte di te, della tua anima, sempre se ci credi all'anima, e comunque non immaginavi nemmeno fosse un condizionamento esterno.
Questa è la tua mancanza di barriere.
Questa è la tua nudità.
Questo è il tuo essere manipolabile.
Perché se oggi il mio intento era metterti al corrente di questa mia recente scoperta, un'altra persona ti avrebbe potuto vendere una nuova vasca da bagno, la pastiglia per allungarti il pene, una cremina spalmabile per essere belli oppure che hai bisogno di una centrale nucleare vicino a casa per far funzionare lo stato. Chi lo sa?
E già dicendo così sento che potrei influenzarti a fondo.
Potrei tornare indietro nel post, cambiare qualche parolina, metterti di buon umore, cancellare i fastidi che ti ho dato, e forse in conclusione riuscirei a metterti contro le centrali nucleari.
Oppure potrei calcare la mano, generarti un poco di fastidio in più con qualche frase "ad hoc" e qui in fondo farti sembrare che tutto il discorso era a fini politici, così te la prenderesti con me e lo faresti anche con tutto quello che dico e probabilmente saresti alla fine contento di avere una centrale di fronte a casa.
Ma non è così.
Lo senti dentro che il senso è un altro.
Ed ora potrei anche scherzarci sul senso del discorso.
Va beh, chiudiamola qui, hai capito, acqua in bocca, e stai attento agli oroscopi.

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