lunedì 28 aprile 2008

SEMPRE SUL SILENZIO

Sarà capitato anche a voi di temere il silenzio, quando per qualche motivo devi passare del tempo con una persona, che magari non conosci molto bene, e aver paura di non saper cosa dire, temi l'imbarazzo che ti porterebbe un attimo di silenzio.

Diciamocela tutta, nel silenzio non ci sentiamo a nostro agio, ci sentiamo come se non avessimo nulla più di cui parlare e quindi nulla in comune, e forse, nessuna simpatia. Temiamo che la mancanza di parole renda ancora più freddo un rapporto che vorremmo cominciare o salvare, che qualunque siano le circostanze ci si allontani sempre di più dalla persona che vorremmo avvicinare.

Ironia della sorte, io credo che queste paure, se sentite e non superate, creino esse stesse lontananza e divisione molto più di un attimo di silenzio, perchè portano ad avere paura inconscia del momento fatidico.

Inoltre, continuando con questo ragionamento, mi viene da pensare che la bellezza di certi rapporti che riusciamo ad instaurare è proprio la libertà di essere noi stessi, di non dover apparire chissà che eloquenti ed affabili, di non sentirsi giudicati.

Magnifici momenti di intenso dialogo si possono trovare proprio nel silenzio, quando le anime vibrano per risonanza, il cuore vive momenti di profonda pace e gli occhi guardano assieme verso lo stesso orizzonte.

Desidero non aver più paura del giudizio degli altri per essere me stesso sempre e comunque, e godere intensamente della vita vibrando libero alle onde dell'umanità.

1 commento:

Yarla84 ha detto...

bè l'hai già detto tu, ma il silenzio permette di capire con quali persone c'è una vera grande intimità e con quali una semplice amicizia.
Tanto più che, non ce ne accorgiamo, ma comunichiamo molto più con il corpo, il tono della voce, la gestualità, la prosemica piuttosto che con il linguaggio, conquista relativamente recente dell'umanità. Quindi non è ffatto strano che nel silenzio ci possa essere un messaggio molto più pregnante e sincero di quello che troviamo nel linguaggio (alla fine la parola è una costruzione). Basta vedere le migliori scene del cinema e dela letteratura (sepsso fatte solo di sguardi, carezze movimenti del bsuto), ma a anche della pittura e della scultura (queste ultime ovviamente in silenzio): forse la loro esemplarità sta proprio in questo.

E alla fine c'è anche il fatto che se non si ha paura a stare in silenzio con qualcuno è un po' come riuscire ad accettare un imbarazzo, a non farsi dei problemi, si levano delle costruzioni del linguaggio che ci difendono e nascondono e ci si mostra nudi all'altro.

confesso che sono poche le persone con cui riesco a stare in silenzio senza imbarazzarmi...