martedì 30 settembre 2008

IL VECCHIO PANZONE PRECIPITA

Mani sudate aggrappate
ad una corda ammuffita,
un corpo troppo pesante
e malconcio per riuscire
a rimanervi attaccato.

Così i vecchi paurosi
bigotti arroganti capricciosi
verranno disarcionati
dalle loro sicurezze,
la loro pochezza peserà
come piombo sulla presa
molliccia delle loro mani avide,
saranno strappati dalla realtà
dalle nuove generazioni
che dilanieranno le loro carni
false e putrescenti,
il momento è vicino.

CRESCERE VIAGGIANDO

Occhio e pupilla
in un'immagine
del mondo
riflessa attraverso
un cristallo.

Allargo la vista
di una mente
piccola ed egocentrica
modellandone
la gittata.

Nulla acquisirebbe
senso, penso,
se tutto non tornasse
al suo posto,
se il vagabondo
un giorno
non ritornasse a casa.

NUOVE GENERAZIONI

Per certi versi il Canada è distante anni luce da noi, nel senso che certe cose non vanno come dovrebbero. Tempo fa mi dissero che morirono diciotto persone per aver mangiato cibo avariato, comperato normalmente al supermercato. E' normale trovare cibi scaduti al market, sono cavoli tuoi se li compri, loro si limitano ad abbassarne il prezzo. Capita che trovi anche una bistecca ammuffita sugli scaffali...

Diciamo che anche se abbiamo qualche mozzarella alla diossina possiamo ritenerci più tutelati.
Sull'aspetto lavorativo invece siamo noi ad essere indietro anni luce.

Qui i capi aziendali studiano psicologia, fanno corsi per essere manager e tengono in gran considerazione la felicità del dipendente. Se questo non è contento di andare a lavorare per loro sono cazzi. Perchè primo questo non lavora bene, fa le cose in modo sbrigativo, secondo rischia di compromettere anche la felicità degli altri dipendenti, senza contare tutti i rischi di farsi male eccetera. Sono molto attenti alla sicurezza del lavoratore, lo istruiscono su come muoversi, non rimproverano in modo avventato ma ti fanno notare la cosa in modo molto garbato, cominciano a coccolarti ancora prima che tu cominci a lavorare, ti offrono una cena...Insomma ti senti quasi in debito con loro e ti senti motivato a dare il massimo in azienda. Il capo mi spiega che questa è la mentalità delle nuove generazioni, che le aziende vecchie che ti scassano le palle e ti trattano come uno schiavo non devono più esistere, sono antiquate, non adatte al mondo che cambia, alla necessità di fare qualità, alla sicurezza sul lavoro, non adatte alla salute delle persone che non devono sentirsi stressate, per il bene loro e per il bene dell'azienda. Le nuove generazioni inevitabilmente soppianteranno le vecchie, creando aziende e posti di lavoro competenti, professionali.Il lavoratore è felice di alzarsi la mattina per andare in azienda, questo l'obiettivo, perchè se sei contento dai il massimo, e le cose filano per il verso giusto, nessuno si fa male, si accettano le critiche, si cresce insieme. C'è chi ha creato la propria fortuna proprio facendo questo, comprando aziende, ristrutturandole secondo questa mentalità competitiva e produttiva, e rivendendole incassando il valore aggiunto.Ora nelle mani di questi tipi passano circa ogni anno il 20% dei vini prodotti nel mondo, il nome della ditta è “A Constellation Company”, che ha disseminate per il mondo migliaia di migliaia di aziende efficaci ed efficienti. Mi piace questo modo di pensare al futuro, di fare filosofia sul posto di lavoro, perchè riflette una verità importantissima, le risorse umane sono la più importante delle risorse, e la felicità delle persone è un'obbiettivo vicino, raggiugibile, che si può toccare con mano.

LAGO ONTARIO

Ho visto oggi un lago che sembra un mare, acqua dolce sterminata sorvolata da gabbiani e onde e vento. Un lago lungo più di 200 chilometri di cui non vedi la sponda opposta, un orizzonte che mi ricorda quelle nostre acque salate.

Strane sensazioni sentivo provenire da quei flussi e riflussi.

domenica 28 settembre 2008

TEMPO DI VENDEMMIA

Mani scure, dipinte
di lavoro, ricordano
come un'abito sporco
l'immagine della fatica,
gocce di sudore spese
per portare a casa il pane.

Immagini d'autunno
evocano la vendemmia,
in un lembo di terra
ritagliato da Dio
degli uomini lavorano sodo,
si gustano un calice
di vino prima di congedarsi
dalla luna e le stelle.

sabato 27 settembre 2008

MONDI, PENSERI, CANADA, QUOTIDIANITA'

Sto scrivendo da una postazione tattica, ho un bellissimo arcobaleno davanti agli occhi, come quelli che vedi da piccolo e che ti rimangono impressi.
E' il primo giorno di pioggia da quando sono qui, ma tutt'oggi durante il giorno fa caldo da potersi permettere le mezze maniche. Di sera rinfresca parecchio, ieri notte invece è addirittura andato sotto lo zero...
Ho lavorato tutto il giorno in barricaia come si confà al vignaiuolo provetto, è stato figo. Penso che sia la prima vendemmia che me la godo, mi piace.
Ma aspetto a dirlo troppo presto, vedremo quando le uve cominceranno ad arrivare senza sosta se gli orari rimarranno normali e se potrò permettermi il lusso di 7-8 ore di sonno.
Ho provato a fare breakdance qui a casa col ghetto che pompava alla grande e la porta aperta stile america, era da una vita che non provavo.
Mi sono preso una distorsione ad un dito del piede che è diventato blu dopo poche ore, ma riesco a muoverlo ed a camminare quindi non è grave, guarirà.
La mattina mi sveglio abbastanza addormentato, e mi vengono a prendere in macchina per andare sul lavoro, un viaggetto di mezz'oretta in tranquillità se non fosse che è una di quelle macchine strastrette, per due persone con i posti dietro solo per i bambini, e noi siamo tre adulti. Oggi nel ritorno eravamo in quattro, con 4 zaini ed una cassa di vino, ed il baule era pieno, e ci siamo stati.
Mi è mancato il sangue ad una gamba per mezzora, ma questi sono i piccoli particolari che è meglio non dire mai.
Ogni tanto quando sono distratto o sovrapensiero mi rivolgo a Chris o agli altri in Italiano, e capisco che sono un pirla dalla loro faccia iperespressiva del tipo "che cazzo stai dicendo?"
Oggi ho fatto la mia prima battuta in Inglese ed è stata una conquista: hanno riso.
Significa che hanno capito quello che ho detto, ma soprattutto che sono io riuscito ad esprimermi meglio del solito grugnito. Faccio piccoli passi, li farò con un dito blu, ma li faccio.
E comunque basta breakdance, se ballerò ancora sarà in piedi.
Ho sistemato anche la mia rete del letto, ieri ho portato a casa dal lavoro dei mega cartoni che ho meticolosamente impilato ed infilato tra materasso e rete ed ora è meglio che un materasso di quelli duri sanitari. Una figata.
Ho già più che dimezzato i miei primi dieci euri di account skype, ma posso ricaricare, spero, devo ancora provare, quindi non dovrebbe esserci problema.
Il mio permesso di lavoro invece ce li ha i suoi problemi, eccome, quegli stormeniti dell'immigrazione hanno sbagliato a scrivere il datore di lavoro quindi...son cazzi, aspetto risposte dagli avvocati di Vincor su come devo muovermi, al limite mi sa che dovrò rifare un permesso di lavoro da capo, dal Canada.
Questo minipiccì s è rivelato estremamente utile, grande acquisto, e grande Mauro per i consigli.
Ps: mi trovo molto più comodo con la versione easy, la full desktop non mi soddisfa, anche perchè mi cambia i tasti e quindi scrivere non è più lo stesso...
Va beh...
Ho portato anche i cavi ed abbiamo uno stereo megagalattico in casa, posso attaccarci il mini e far girare tutta la musica che voglio ad un volume scorlavetri.
E' il top.
In giardino abbiamo una specie di rete di pallavolo, solo che al posto della rete c'è un filo elastico e nella sua esatta metà vi è attaccato un'altro filo elastico penzolante fino per terra con all'estemità attaccata una palla da tennis.
Ebbene si.
Lo avete capito.
Si gioca a tennis da soli, la pallina ritorna indietro per via dell'elastico e te la godi, sempre ammesso che non ti ritorni nelle palle.
UUUU
Inoltre qui è pieno zeppo di scoiattoli, li vedi nelle strade, nell'erba nei giardini delle case, nei parchi...
Ma non stanno mai sui loro cazzo di alberi sti scoiattoli?
Scherzi a parte, ma quanto sono belli?
L'assistente enologa sarà molto simpatica, ma c'ha un accento che se mi ficcassero 5 caramelle lupo alberto in bocca parlerei meglio io lo stesso Inglese.
Mavaffanfuck!
Devo farmi tradurre sto surrogato di Inglese Canadese impastato come un canederlo da un Australiano che me lo rigira sotto forma di gnocco.
Però capisco, questo l'importante, ma mai pensato di farmi tradurre l'inglese in altro inglese.
La sorella di Rastafuck ha ventun'anni ed ha un bambino di 5.
Non è sposata e vive con un tipo che non è il padre.
Il padre lo vede nei weekend, ma Rastafuck mi dice che è uno stronzo.
Mi augura anche che non mi si buchi il preservativo, ma mi ha detto che non è stato per quello che lei è rimasta in cinta a sedici anni.
Stavo pensando a quante vite diverse esistano nel mondo.
Sono miliardi di vite, e tutti abbiamo la nostra storia da raccontare.
Ognuno le sue croci da portare, piccole o grandi che siano, ognuno le sue esperienze, ognuno vive.
Noi viviamo sempre sotto un punto di vista estremamente egocentrico, è impossibile negarlo. Viviamo il mondo, siamo noi stessi, ma inevitabilmente il mondo gira attorno a noi, finchè noi siamo nel mondo.
Mi gira la testa se penso che tutti viviamo nel mondo e che allo stesso modo esso gira attorno ad ognuno di noi. Ognuno vive la vita con i suoi occhi ed il mondo come lo vede lui è diverso dal mio, anche se è mio fratello.
Per questo siamo tutti dei mondi, e mi rendo conto di questo proprio conoscendo gente nuova, tutti siamo mondi che camminano in un mondo ancora più grande.
Vi voglio bene mondi di amici miei!

Che altro dire?
Vi penso tutti molto.
Una persona ovviamente in particolare, ma comunque tutti.

Un abbraccio ed un bacio, alla prossima.

mercoledì 24 settembre 2008

TEMPO DI PARTIRE

Spugna, coralli di esistenze
assorbiti, impregnando
il proprio mondo
con desiderio e curiosità.


Tempo di partire,
tramutarsi in freccia
ed essere scoccati
lontani dalle sicurezze,
dove un pensiero
od un canto di gioia
sempre si leva,
perchè dove vive l'uomo
c'è posto anche per te.

CANADA - DESCRIZIONI

Sto imparando le parolacce.
La prima cosa che si impara da una lingua sono le parolacce.
Non so perchè, ma è così, ci attraggono, fanno ridere...
Ho capito anche perchè si dice che chi usa le parolacce è perchè in realtà è un ignorante e non sa usare un'atra parola al loro posto perchè non le conosce, ha un vocabolario ristretto.
Bhe, nel mio caso straconcordo.

Un'altra cosa che mi piace particolarmente sono i modi di dire, di fare delle persone. Le parole e le espressioni che si usano spesso, quelle piccolezze di un discorso che ci caratterizzano.

Tipo ieri sera ero con Rastafuck e il DreamingTatoos, due nomi che ho coniato io per questi due tipi.
Dunque, il primo ve l'ho già presentato, Rastafuck è il mio compagno di casa australiano funkyboy superbeerdriker, l'altro è un tipo che lavora alla Jackson Triggs con noi e che si è tatuato in giro per il corpo i sogni che ha fatto.
Beh, da morire dal ridere.

Si usa per esempio Fugly, al posto di fucking ugly, tutti slang del cazzo che li capisci solo se chiedi.
Poi usano per esempio dire spesso "Classic" oppure "Legend man", "definitly" o ancora, "full like a fatty lady undees", e un sacco di fucking, Ah fuck, fucking silly...
Mi tengo la pancia dal ridere.


Questo pazzo di australiano è troppo originale. Lui gira il mondo facendo vendemmie e facendo snowboard. Questa per lui è la terza vendemmia in un anno, è stato in Australia poi Tasmania e adesso qui in Canada. Ma ha già fatto l'anno scorso esperienze negli Usa e in altri posti. Lui va dove si raccoglie l'uva, con il suo snowboard e con la sua sete insaziabile di birre. Pensate che si è preso pure il freeskate, una specie di skateboard a sei ruote che ti permette di fare i movimenti dello snowboard su strada.

Too cool man!

Piano piano scopro anche i segreti di queste persone.
Sto scoprendo un'immagine del Canada di persone che bevono e fumano un po' troppo. Ho scoperto che i nostri vicini di casa stanno coltivando piantine in un posto nascosto del nostro giardino, scopro che è più raro trovare chi non fuma che chi fuma, scopro che anche l'assistente enologa, che dovrebbe essere una persona responsabile, si da all'alcool non appena può. finisce il lavoro e pensa ad una birra. non capisco se sia una maga, ma ogni volta che pensa ad una birra ne fa comparire una minimo. I miei trucchi di magia non le fanno un baffo.
Poi è strano come vientando una cosa per legge questa venga fatta ancora più spesso. Qui hanno un limite alla guida di 0,8 e un divieto assoluto di guidare se in macchina hai delle bottiglie aperte. Tu non puoi guidare se hai una birra aperta in macchina, ne se hai una bottiglia di vino vagante... Se hai alcolici devono essere nella scatola di cartone dove li hai comprati, sigillata, nuova.
Divieto assoluto anche di bere per strada, non puoi andare in giro con una bottiglia di birra in mano eccetera.
Beh, mi credete se non ho mai visto tanto persone che bevono in macchina e in strada?
Sembra che un'usanza, consuetudine direi, finire il lavoro, salire in macchina ed aprirsi una birra mentre guidi per tornare a casa, ed ovviamente altre birre prima di cena ed altre dopo cena. Oppure finire il pasto la sera, riempire di birra dei grandissimi bicchieroni di cartone, e andare in giro bevendo di nascosto, stando attenti ai poliziotti.
Io penso che siccome è illegale la gente prova il brivido di farla in barba ai poliziotti e si diverte in questo modo assurdo. Perchè francamente, che gusto c'è ad andare in giro in macchina con una birra in mano? è giusto scomodo e rischi di versartela addosso...

aah fuck!

insomma, si procede così, in questo delirio di matti beoni.
Sempre in argomento alcool qui esiste la LCBO, che praticamente per l'Ontario gestisce il monopolio degli alcolici. Tutti gli alcolici devono passare dalla LCBO, devono sottostare ad una tassa e devono essere venduti in posti che hanno il permesso della LCBO. Anche un ristorante per mescere vino deve avere il marchio della LCBO. Assurdo.
Quindi al supermercato non trovi alcolici.
Per le birre devi andare al beer store, comprare il pacco metterlo in macchina possibilmente nel baule sigillato, e andare dritto dritto a casa. Per il vino una cosa simile, o vai in specie di store della LCBO oppure in qualche punto vendita di cantine, ovviamente col marchio del monopolio, e compri, lasci sigillato fino a che non arrivi a casa.
Ovviamente "dovresti" lasciare sigillato, perchè come vi ho detto non è affatto così.

Niagara Falls mi ricorda un grande campeggio, ogni casetta ha la sua veranda che da sulla strada e le persone vivono la veranda, ovviamente bevendo birre e fumando.
C'è un rapporto molto "friendly" con i vicini, li saluti da parte a parte della strada o da veranda a veranda, ci si dice due cazzate al volo, magari ci si offre una birra e si continua. Sembra di vivere in un campeggio.
Niagara Falls conta 80.000 anime circa ma la città mi ricorda un po' le incongruenza che vidi in Brasile. In San Salvador per esempio le città erano divise di netto tra la parte povera e quella ricca. Potevi vedere la singola strada che sulla sinistra c'erano i grattacieli e sulla destra c'era la favelas.
Qui non c'è povertà sembra, non ci sono barboni o gente che vive per strada ma la città sembra comunque spaccata in due tra la parte abitativa e quella turistica.
Dove si vive ci sono tutte queste piccole casette con i tetti a punta, iccoline o grandi ma simpatiche, con veranda e birre.
Nella parte turistica invece sembra Las Vegas, grandi ristoranti, grandi hotel, grattacieli, colori, luci, cinema, cartelli luminosi ovunque...
Strana cosa questa, o meglio sembra e passa per la normalità ma se nella stessa città cambiano troppo gli scenari può essere divertente da una parte ma percepisci un'incongruenza, ti chiedi cosa cazzo fanno gli ingenieri ambientali, ti chiedi se gli architetti dormono o bevono troppo pure loro, perchè stona troppo per i miei gusti. Come la zona degli ipermercati con le strade nosrmali, giri l'angolo e c'è una distesa di enormi discount, parallelepipedi e parcheggi a perdita d'occhio, e poi ancora queste casette tipiche e giardini.
Mah...
Tutto mescolato, tutti possono dipingere la casa del colore che vogliono, addobbarla come vogliono, ci sono certe vie dove, se la gente ha gusti diversi, ti sembra di camminare in un posto carnevalesco, grottesco.

Funny.

Probabilmente avrò ripetuto una dozzina di cose che avevo scritto nelle mail, ma va bene così.
(non ho visto cartelli con scritto YYZ all'areoporto, ma forse era perchè ero troppo impegnato con l'immigrazione...)

lunedì 22 settembre 2008

FOTO DAL CANADA


Cascate del Niagara

Casa mia


La mia via

Beer store

Dentro al beer store

Ancora beer store

Chris, il mio compagno di casa e di avventure

Ancora cascate


Vicino alle cascate




Classico frigo canadese pieno di birre


Aeroporto di Zurigo

sabato 20 settembre 2008

PENSIERI CANADESI

Canada.
Qui sembra di vivere in un film, tutto questo inglese, queste case strane, queste espressioni che la gente usa...
La vita qui è easy.
Facile.
Le persone vivono easy.
Il frigo è immenso e pieno di roba, soprattutto salse e condimenti, usano un sacco di cibi pronti, già cucinati, e affogano tutto in queste creme dal gusto forte, pesante, grasso, speziato quasi nauseante.
A volte anche senza quasi...
Non hanno il tavolo in casa, si mangia sul divano davanti alla televisione, piatto in mano. Non sapete quanti mi manca un tavolo, rotondo quadrato che sia, ma dannazione, datemi un tavolo!!

Comunque questa vita easy mi fa pensare a tutti i diversi modi in cui la si può concepire, intendere, vivere. Per questi il momento in cui si gode di una chiacchierata non è a tavola ma ovunque con una birra fresca in mano.
Hanno degli stores dove vendono solo birra, tutte le marche in casse da 24.
sempre pieno, tutti a comprare birra, un grande salone, ci si prende la cassa di birra, o LE casse di birra si carica in macchina e via, di corsa verso il frigo.
E, ovviamente, in frigo c'è sempre una birra, non manca mai.

Mi piace moltissimo notare le piccole differenze tra questa vita e la nostra, le maniglie delle porte diverse, la via della saggezza della birra, i tetti delle case a punta, il water sempre mezzo pieno d'acqua...
Piccole cose diverse, come in Brasile che non si buttava la carta igienica sporca nel water ma in un piccolo bidoncino a fianco puzzosissimo.

Sono le piccolezze che ci caratterizzano, che ci permettono di essere noi stessi in una tribù di connazionali, che ci fanno percepire la novità oltreoceano, che ti ricordano che non sei a casa ma che ti fanno apprezzare la vita, la degusti a piccoli sorsi, come un buon calice dove una sfumatura speziata arricchisce il vino. Queste sfumature sono i profumi di miele, sono il sapore leggermente salato, sono quella nota di marasca in una vita che va assaporata lentamente.

Non dobbiamo uniformarci, perdere le nostre stranezze.

venerdì 12 settembre 2008

FANTASIA TERMODINAMICA

Ogni tanto mi piace pensare al mondo in termini termodinamici.
Mi piace immaginare le due forze antagoniste, in eterna lotta tra di loro, l'entalpia e l'entropia, che combattono sulla lama di un rasoio, per un equilibrio precario.
Immagino l'entalpia come l'energia dell'unione, dello stare assieme, delle molecole e della materia, l'energia delle cose, l'energia del mondo.
L'entalpia me la immagino come una brutta tempesta, un uragano che spacca e distrugge tutto, che vuole disordine, vuole riportare tutto ciò che è stato creato all'origine, alla scomposizione e disgregazione.
Mi piace vedere l'uomo in questo dualismo bellico, sia come ostaggio delle energie, sia come mezzo e parte di un tutto molto più grande ed incomprensibile.
L'entropia, la tendenza al caos, al disordine tende a riportare tutto com'era in principio, tende a distruggere le opere dell'uomo, e le opere di Dio.
L'entalpia la vedo come l'espressione dell'uomo e di Dio nel creato, l'uomo e le piante che costruiscono qualcosa di bellissimo e pieno di energia, la fotosintesi, l'uva, i semi di un girasole, il vino, una casa, un pannello solare, una centrale idroelettrica, una scuola, un quadro, una musica...
L'entropia me la immagino come una guerra tremenda che distrugge tutto.
Come la forza del vuoto che risucchia la materia, come se ogni molecola, particella, da un momento all'altro sentisse tirare ogni suo opposto, come se fosse soggetta ad una tortura medievale, quella delle funi e dei cavalli, e di colpo si spacca, l'entalpia, l'anima, fuoriesce e tutto diviene inorganico.
Ordine contro caos e disordine,
Costruzioni contro distruzioni,
perfezione contro imperfezione,
entalpia contro entropia...

L'uomo in tutto questo riuscirà ad avere l'umiltà di sottomettersi a queste leggi naturali immodificabili che governano da tempi immemori l'universo?
Riuscirà l'uomo a conservare la vita? L'entalpia del mondo?

giovedì 11 settembre 2008

IL RAGIONAMENTO UMANO

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Ho in testa un numero immaginario
in proporzioni auree alla Fibonacci,
Integrali di doppie sommatorie
di derivate composte fattoriali
esprimenti differenziali sui limiti
di una passeggiata aleatoria con Marcov
chiacchierando di metempsicosi.

Così il pensiero umano prende forma,
una figura scomposta e grottesca
spesso intraducibile, incomprensibile
se non allo stesso pensatore, un caotico
intruglio psicotico termoindurente
che talvolta, per puro culo, si semplifica
sciogliendosi in un bicchier di vino,
si disgrega la matassa come si squaglia
un'aspirina in una lacrima d'acqua.
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lunedì 8 settembre 2008

DIVERSITA'

Oggi penso che la diversità stupenda che esiste tra le persone permette a tutti di farsi una vita.
Questa diversità permette gli incontri, permette a due metà di una mela che vivono separate di incontrarsi e di completarsi. Perchè al mondo ci sono migliaia di mele diverse, ed ognuno, proprio perchè tutti siamo diversi, può trovare la metà mancante.
Questa diversità a volte però separa le persone.
Le persone si raccolgono con i propri simili, all'interno del genere umano si formano gruppi più piccoli di individui che si accomunano per idee, valori, obiettivi, filosofie e tendono a disprezzare chi è diverso, chi non è come loro, si tende a creare una comunità piccola, ristretta, chiusa.
La diversità è quella cosa magnifica che rende il mondo sempre vario, in continuo movimento, che lo rende interessante e ricco di idee diverse, che permette all'originalità di nascere, all'arte di essere tale, all'inventiva di fare il suo corso, al grande architetto di fare un mitico edificio, all'enologo di fare un gran vino, al medico di fare una grande operazione, all'inventore di progredire nelle scienze e nelle scoperte, al piccolo di esprimersi e di essere geniale, al vicino di casa di essere se stesso, di vivere felice, che permette ai grandi filosofi di fare filosofia, ai grandi poeti di fare grandi poesie, ai grandi artisti di fare grandi quadri o grandi sculture, di fare musiche bellissime, di esprimersi in balli danze linguaggi propri di ciascuno di noi, di trovare l'anima gemella, la diversità è stupenda perchè ci permette tutto questo e altro ancora.
La diversità è quella cosa tremenda al contempo stesso che tende a separare gli uomini e dividerli in sottogruppi rivali, o nemici, che si combattono per una differenza di idee, valori, obiettivi, filosofie.
La diversità vissuta con orgoglio ed egoismo è quella parte di un ingranaggio che porta alla violenza, alle guerre, alle secessioni, all'odio, al razzismo...
La diversità è quella parte che nel nostro piccolo siamo tenuti ad affrontare ogni giorno, per permettere agli altri di essere se stessi non imponendo la nostra idea, anche se siamo convinti sia quella giusta.

UN THE' CALDO ED UN BACIO INGLESE

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Un bacio,
I miss a kiss,
uno soltanto,
please!
Sweet coney,
honey of the bees.

Baciami ancora
non mi sazio mai,
lovable kiss
for my insatiable lips.

Vorrei sogni di baci,
addormentarmi tra baci
e risvegliarmi tra baci,
I'd like to swim
in a sea of kisses,
fishes of hugs,
some teas,
drunk in a mug.

CHI TACE ACCONSENTE?

Secondo voi vale sempre il detto "chi tace acconsente"?
Nel senso, se stiamo zitti di fronte a delle ingiustizie, di fronte ad una politica che non funziona, di fronte a corruzioni violenze plagi...stiamo acconsentendo a tutto ciò?
Scottati dal mondo, schifati da questa politica, nauseati dal mare di angherie in cui navighiamo optiamo spesso per la scelta del disinteresse, del tipo "non mi informo più di queste cose perchè tanto non cambiano mai, non mi informo più di politica perchè comunque è sempre la stessa cosa, non voglio nemmeno più sapere di queste cose perchè non mi riguardano, perchè non posso cambiarle, perchè tanto mi faccio solo venire nervoso e rimane tutto uguale".
Ma non credete che così facendo si sta acconsentendo a ciò che ci passa danvanti agli occhi e che tanto detestiamo?

E' ironico.
Nauseati dalla politica e dalla sua corruzione si sceglie di allontanarsi, di non informarsi, ci si disinteressa, considerandola tutta una schifezza di corruzione immodificabile, ma al contempo con questo atteggiamento si appoggia il sistema che si disprezza, si fomenta la disinformazione, si acconsente tacitamente allo scorrere delle cose, a ciò che i nostri occhi non sopportano, il motivo per cui ci siamo allontanati dalla politica, le cose che ci fanno tanto arrabbiare diventano quelle che inconsciamente si appoggiano.

sabato 6 settembre 2008

LA BALLATA DEL MISTERO DELLA VITA

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Scintillano fiammiferi
sulla strada del mondo,
fieri guerrieri che brillano
in un gioco di respiri.

Luci tridimensionali
sfiorano la pelle
della vita,
grilli e stelle
sono spettatori casuali
di un mistero
ancestrale.


Mistiche danze
di ringraziamenti
salutano il mondo.

Amanti soprannaturali
festeggiano
il richiamo dell'anima,
sensualità di passioni,
il destino sussurra
tra baci di speranza
la sete di verità.

La luna sorge
e tinge il buio
di un futuro nottambulo
con pennelli d'avorio,
ricopre tutto di un vello
bianco satinato.

Un unico cielo
ci avvolge,
non è poesia,
stiamo solo vivendo.
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mercoledì 3 settembre 2008

REFERENZE, CONOSCENZE, RACCOMANDAZIONI

Referenze.
Conoscenze.
Raccomandazioni.

Oggi sono necessarie. Oggi servono le referenze. Senza non sei nessuno, senza conoscenze non vai da nessuna parte.

Referenze.
Conoscenze.
Raccomandazioni.

Dividono, escludono. Non ce ne sono per tutti, son fatte a posta per scremare, separare, selezionare.
Se le hai sei dentro. Sei dei nostri, vieni, sei un vincente, sarai accolto a braccia aperte.
Se non le hai sei fuori, allontanati, nessuno vuole avere a che fare con te, via!

Referenze.
Conoscenze.
Raccomandazioni.

Cannibalismo di costituzioni, leggi variopinte volanti, grifoni che attaccano gli estranei alla coorte. Non ci sono referenze per tutti, non ci sono conoscenze per tutti.

Tu no, via.
Tu no.
Tu no.
Tu no.
Tu si, vieni.
Tu no.
Tu no.
Tu no...

Siamo cavie nelle mani di selezionatori.
Chi si salva è quella ricca.
Quella molto ricca.
Le altre rimangono nello scantinato, lamentatevi pure, nessuno vi sente, abbiamo ucciso la libertà di stampa.

Politici, nipotismi, favoritismi, corruzioni, favoreggiamenti.
Venite alla coorte, se avete sangue buono e tanto denaro sarete dei vincenti.
Uomini di chiesa che leccano e lucidano le scarpe dei politici, entrano nella schiera degli eletti e cominciano a dividere e selezionare a loro volta.
Dov'è finito il vangelo?
Prende polvere, sotto la pagina aperta dei titoli di borsa.

Alcuni uomini sono ancora validi, lottano, combattono. Validi guerrieri irriducibili, vorrei radunare le masse sotto il vostro baluardo, vorrei combattere al vostro fianco e vedere migliaia e migliaia di uomini unirsi alla causa, tutti insieme uniti armati della spada della consapevolezza, ma è così difficile emettere suono che arrivi alle orecchie di tutti, è così difficile gridare e farsi sentire sopra il brusio incessante della disinformazione.

Referenze.
Conoscenze.
Raccomandazioni.

Il fossato separa il castello, un ponte levatoio che scende solo per chi ha il passaporto giusto.
Un muro che divide gli aristocratici nella fortezza dai contadini delle campagne, una porta sorvegliata da guardie armate, con una faccia poco raccomandabile.

Chi conosci tu qui dentro?
Entra.
Chi conosci tu qui dentro?
Non puoi entrare.
Tornatene a casa.

Nel passato ci si guadagnò la libertà con il sangue.
La storia è ciclica, tutto si ripete, chi ha governato bene, e chi ha governato male.
Ere di perdita di valori, di perdita di fede, di perdita di umanità si sono alternati a ere di recupero ed esaltazione della morale, di piena umanità e fratellanza.
Ere di giogo ed ere di rivoluzioni.
Chi opprime e opprime, sempre di più, conduce la storia ad un punto di rottura, il popolo si spezza, il cuore pulsante della società ha avuto un infarto, si rompono le catene, il popolo svuota il fossato, scala il muro, invade, distrugge, spiana la coorte del re ad un mucchio di macerie in rovina.

Se picchi troppe volte il cane quello ti morde, ti salta alla gola.

Ma non temere, se hai referenze, se hai conoscenze, puoi salvarti dalla guerra come dalla rivoluzione.

FRAMMENTI DI DIAMANTI

E' stupendo vedere quanti modi esistono per vivere, come le persone si esprimono e intendono la vita, come si immergono in essa. E' una diversità che sfaccetta il mondo in tanti piccoli frammenti di un unico diamante e lo fa brillare tutto permettendo ad ognuno di essere se stesso.

martedì 2 settembre 2008

IL CICLO DELL'ODIO

A macchia d'olio l'odio dilaga tra le persone, c'è chi lo pratica spesso, e chi lo riceve brama di poterlo restituire al più presto. Così, al pari di una malattia contagiosa, contamina ed avanza, dilaga, impera.

E' uno sviluppo in scala esponenziale, moltiplicazione batteriologica di microbi d'odio e di negatività, un ariete che sfonda una porta già logora dalle incessanti battaglie.
Il castello dell'anima è in preda ai nemici, se il re scappa e non si vince la battaglia, se non si respinge l'invasore e se non si ricostruiscono le difese in fretta, rimarranno cumuli di sassi in preda alle intemperie, muschi ed arbusti rimangeranno la fortezza, vite selvatiche adattate alle intemperie, passive di fronte alla grandine o ai geli invernali, e raggomitolate su se stesse spereranno di sopravvivere, aggrappate a quel pugno di terra, sospeso in una crepa, su di un muro diroccato.

Esistono batteri aerobi invece che degradano i putridumi trasformando i liquami organici in molecole inorganiche e non inquinanti, non dannose, che si disperdono nell'aria.
Esistono altri batteri che catturano molecole dall'aria e le trasformano in nutrimenti per le piante. Esiste l'aria stessa che mineralizza l'organico. Esistono infine tutte le piante, che trovano nutrimento dalla terra e dall'aria, perchè tutto ciò che puzza si trasforma in terra od aria, e dalla terra e dall'aria ritorna alla vita.
Ed il ciclo si compie.

Voglio essere parte per il compimento del ciclo dell'odio, voglio essere tra coloro che lo assimilano e lo trasformano, lo riemettono sotto altre forme non inquinanti ed utili alla vita.

lunedì 1 settembre 2008

CORAGGIO PARTE SECONDA - IL DOMANI

Persone coraggiose stanno trasmettendomi la loro forza.
Parlavo tempo fa dell'importanza di vivere con l'idea che prima o poi si deve morire.
E' un passaggio inevitabile per ognuno di noi.
Inevitabile, immortali non siamo.
Ogni persona, dalla nascita dei tempi, prima o poi, muore.
Io mi sento ancora giovane per pensare alla morte, ma quando sento raccontare di qualcuno che ne è vicino ho paura.
Penso inconsciamente che se non ne parlo la posso fuggire.
Se non ci penso, lei non mi trova.
Eppure, ci sono persone, a questo mondo, che ci pensano.
Ci pensano costantemente.
C'è chi ha appena scoperto una malattia grave.
C'è chi comincia a rendersi conto che non ha più molto tempo per vivere.
Chi comincia a tirare le somme, a chiedersi cosa ha fatto, cosa non ha fatto.
C'è chi ama una persona che se ne sta per andare.
E chi ha amato una persona che non c'è più, e aspetta di poterla rivedere.
Persone che si chiedono con quale coraggio dire addio, abbandonare tutto.
Con quale coraggio affrontare quel momento, partire soli per mondi sconosciuti.
Chi si chiede, nell'ultimo dubbio, se esistano questi mondi, un qualcosa dopo.
O se il senso della vita muoia con i suoi desideri inespressi.
Chi comincia ad accettare il fatto di non aver realizzato degli obiettivi.
Chi realizza di aver sprecato una vita intera.
Chi accetta il destino con un sorriso invidiabile.
Persone coraggiose che hanno un timer attaccato alla testa.
Persone che hanno comunque la forza di sorridere.
Persone profonde e sagge che capiscono l'importanza di vivere quegli attimi rimasti nella gioia.
Anch'io ho il mio timer, solo che non lo posso vedere, non lo posso fermare, scorre e scorre, mi incute paura il solo pensiero.
Posso auspicare che sia settato per un futuro molto lontano.
Sono tenuto a vivere i miei istanti nella gioia per non trovarmi un giorno disperato, conscio di aver vissuto una vita triste e di non aver più tempo per essere felice.

ZANZARE - VOCI DI CORRIDOIO

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Coppie di bocche
e labbra irrequiete
che rigurgitano la colazione
in un minestrone acido
di parole di zizzania,
voci di corridoio.


Corde vocali
che sfogano la timidezza
e la paura
di un confronto verbale,
a coppie,
in luoghi appartati.


Un sentimento represso,
una parola non detta,
commutazione di bile
in veleno tossico corrosivo.


Miseri insetti che pungete
come zanzare, succhiate
pure dal mio sangue infinito,
lo presto volentieri,
se vi fa piacere,
alle vostre tormentate esistenze.
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GROTTE

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Ori d'ossa, su lassi
speleologici,
orologi pendenti
ed ammassi stalagmitici
in accordo con le ere,
e frammenti di storia
cingono una grotta
in una morsa di preziosi:
una lotta di vite di calcare
dalla durata
di decine di millenni.
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