lunedì 3 agosto 2009

ANSIA DI PARTIRE

Eccomi.
Che fare questa settimana? La tesi, ovvio.
Beh, non è proprio ovvio, avrei tanta voglia di prendermi una vacanza, rilassarmi un po'.
Verrà.
Tutto quello che mi aspetta sta sorridendo, perchè io spesso mi agito perchè ho paura che non avvenga.
E finchè non accade vivo un senso di agitazione.
Come con il mio prossimo viaggio, è lì, il biglietto comprato sul tavolo, eppure finchè non sarò fisicamente là sono conscio che tutto può accadere.
Pensavo di aver imparato dal passato, di riuscire a vivere in modo perfettamente libero dalle aspettative tutto il mio futuro. Eppure, oggi mi ritrovo sì con qualche passo avanti, riesco a sorridere ed a riportarmi alle cose serie più spesso, tuttavia vedo quanta strada ho ancora da fare per essere padrone delle mie emozioni completamente, completamente disidentificarmi e nell'essere desti lasciarle fluire e scorrere affinchè io possa governarle e non essere loro succube.
Quando si sa che si deve affrontare spesso si riesce ad essere desti, perchè arriva in un attimo e la nostra attenzione è rischiesta in quelle due ore specifiche. Altre volte invece, quando l'ansia della partenza, del lavoro, degli impegni richiedono una costante attenzione sulle nostre emozioni, ci lasciamo sopraffare perchè viviamo da addormentati.
Eppure quanta fatica l'essere svegli! Quanta fatica sapersi rasserenare a piacimento e rimanere tali, chiari ed intensi come un cielo al tramonto completamente terso, senza una nuvola.

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