sabato 1 agosto 2009

LA DONNA, LA BELLEZZA E LA POESIA

Dove la pelle diventa seta, liscia al tatto che che tutto scorre come la neve nell'attimo che si scioglie e bagna la fronte e scivola sulla guancia, là sul ventre di donna nasce una contemplazione che non ha pari nel mondo intero. La freschezza al contatto come l'acqua di una fonte, di fragrante profumo e suadente come il nettare più dolce di cui non esiste sazietà, quel profilo come l'onda del mare che disegna perfetta semicerchi e richiama il desiderio e la passione di un gioco di respiri, tutta questa bellezza è il potente magnete d'attrazione di chi vuole generare il mondo. Sulle distese di specchi d'acqua nasce il seno come d'incanto, perfetto nel suo essere non poteva che mostrarsi fiero e svettare come le punte delle montagne nei cristalli del cielo. Le labbra poi sono come abbracci e sussurri che avvolgono come una coperta d'inverno e rassicurano come la pace di un tramonto dopo anni di bufere e nuvole. Gli occhi invece parlano come non fa la lingua, raccontano emozioni e desideri, sogni e pensieri, gioia ed amore che ci mette di più un secondo ad aspettare il successivo che non l'istante in cui tutto vien trasmesso assieme, chiaro e nitido e che con la velocità di un fulmine porta il suo messaggio a chi ha l'onore di ricevere quello sguardo. E come rincorrendo l'acquilone quando si libera nell'aria danzando tra i soffi ed i vuoti accarezzato dal vento e come esso può vivere là nel cielo solo se dona l'estremità della sua corda al bambino che sta sotto a giocare, a godere di quel capo e di quel gioco senza tuttavia poter possedere chi sta in alto trascinandolo a terra, allo stesso modo la bellezza della donna tiene legato a se stessa chi la contempla, lei vive così e si realizza proprio in questo amor platonico degli amanti che si osservano. Nel momento in cui si concede la bellezza perde il suo significato e cede l'energia stessa in essa contenuta alla fusione incandescente di passione che arde e brucia e scalda. Ora il piacere esalta ciò che rimane della bellezza ma ne ruba anche l'essenza: è fortissimo e cederà ancora la sua l'energia, aumentandola incredibilmente, alla nuova vita che nascerà. Come il detto che dalla morte si genera la vita così vediamo che la vita vive e ruota in questo principio in tutto il mondo, ciò che muore diventa terra e dalla terra nasce e diventa poi fiore o frutto. Così dalla morte della bellezza nasce la passione e dalla morte della passione, quando gli amanti sono esausti e si addormentano, nasce l'uomo con i suoi desideri e le sue emozioni, con il suo sorriso e la sua poesia.

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