sabato 1 novembre 2008

CIVILI TENSIONI

Percepisco tensione, respiro lontano da voi l'aria tragica d'Italia, di piazza navona, del decreto Gelmini, della dittatura e dell'oppressione, stanno rinchiudendo il cavallo della libertà dentro una gabbia per cocorite.

Corruzione, falsità, disinformazione.
Chi vuole le notizie può solo cercarle in internet.
La libertà d'informazione?
Finita.
La libertà di stampa?
Finita.
La libertà di ritrovarsi, di esprimersi, di protestare?
Finita, a meno che non si sia pronti a prendersi una fila di bastonate dai provocatori, a braccetto con la polizia e i politici, che arrivano contenti sul loro pulmino, pronti a seminare il panico e pestaggi.

Che libertà abbiamo?
Cosa si è salvato della costituzione?

Continuo a sentire che quella legge è incostituzionale, viola questo e quell'articolo, quell'altra pure, questa non garantisce la libertà, quella non garantisce l'uguaglianza, quei cittadini sono stati dimenticati, vivono tra inceneritori, vivono tra le immondizie, quei lavoratori non hanno garanzie sanitarie, lavorano morendo ogni giorno...

Non è crisi economica, non è recessione finanziaria.
Siamo tornati indietro di molti anni, molti.
E' recessione temporale.
Perchè ci siamo lasciati sfuggire le libertà di mano così facilmente?
Cosa eravamo intenti a fare di così importante?

Voglio scoprire se siamo vaccinati contro il fascismo, contro l'oppressione, se riusciremo a risollevare il capo, se abbiamo imparato qualcosa dal passato, dalle guerre, o se nel tempo di due generazioni si abbia dimenticato tutto e serva quindi scottarsi di nuovo per svegliarsi ed aprire gli occhi.

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