domenica 9 novembre 2008

VIVERE

Stili di vita.

Ci sono persone che credono di vivere una vita più giusta di altre.
Persone che si convincono di essere l'esempio da seguire.
Mi viene in mente l'alta moda, gli snob.
Sono convinti di essere migliori.

Migliori in cosa?
Che metro di giudizio è stato usato?

Ognuno ha il proprio stile di vita.
Perchè imporre modi di vivere?
Stili da seguire?!

Non esistono metri, goniometri, misuratori, quantificatori di vita.
Esiste la felicità.

Eppure si tende a giudicare, inevitabilmente.
Ma quanti sono questi snob nel mondo?
Sono un numero insignificante.
Troppo piccolo per far statistica.
Troppo piccolo per far opinione.
Troppo piccolo per tutto.

Girando il mondo penso si possa capire meglio, aprire lo spettro delle possibilità.
Si capisce un pochino di più la vita della gente, si ridimensiona un'idea, una grandezza, un metro di giudizio.
Si capisce quante cazzate si abbiano in testa.
Desideri che abbiamo da sempre che perdono consistenza, sogni che abbiamo ogni notte che perdono lo scopo di esistere, convinzioni che si sgretolano come grumi d'argilla secca nel pugno di una mano.

E' come se la saggezza si fosse spaccata in mille frammenti cadendo e disperdendosi per tutto il mondo, ognuno ne trattiene un pezzetto, ma occorre girare, viaggiare, vedere, conoscere, toccare con mano per guadagnarne altri.

E la cosa più grottesca è proprio che chi ne possiede meno, anche solo un'immagine riflessa, è spesso colui che per primo se ne pavoneggia.
Si tende inevitabilmente a confrontarsi nelle esperienze, nella saggezza.
Ma è così sciocca la cosa, talmente ridicola che mi viene da ridere.
Rido al solo pensiero di me stesso che mi lascio trasportare dall'arroganza di esser più saggio di altri, di conoscere più cose.
Viaggiando capisco che non so nulla, non conosco nulla.
Sono piccolo ed inesperto, ignorante.
Ho con me un'immagine riflessa di saggezza che fino a ieri pensavo fosse un tesoro inestimabile ed oggi capisco valer pochi denari, pensavo d'esser ricco ed oggi mi scopro povero.
Ed in questa povertà ridimensiono priorità, pensieri, valori, emozioni, desideri.
Ritrovo in questa buia notte, grazie alla luce di questa lanterna, la prima impronta lasciata sulla strada che voglio seguire.

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