sabato 4 luglio 2009

LE ENERGIE LATENTI DEL CORPO UMANO

Dunque, mi sono presentato mercoledì a pratica completamente cotto. Lunedì LA montagna mi aveva letteralmente indurito tutti i muscoli, acido lattico ovunque, e poi martedì notte ho dormito poco a seguito di una cena gustata con buon e abbondante vino con degli amici a me molto cari. La sera del mercoledì ero comunque contento, carico, ma decisamente scarso di quel carburante ospitato nel così detto primo serbatoio: le energie che usiamo normalmente durante il nostro vivere.
Durante la pratica ho svuotato completamente i pochi rimasugli di quel combustibile rimasto, roba da non riuscire a tenere una posizione per qualche istante dal muscolo duro e pesante che avevo, e quindi ero contento che piovesse e che si stava decidendo di rimandare l'allenamento notturno perchè stavo sognando una dormita colossale già da qualche ora.
Poi la pioggia si è fermata, e abbiamo deciso di andare.
Mi sono lanciato, ho detto, proviamo, andiamo, cogliamo l'occasione, vediamo dove arrivo!
Nell'andare su verso il passo Manghen, in macchina, stavo per cadere addormentato, la mia mente mi stava dicendo, ma dove stai andando, sei cotto, cosa fai, non ce la fai, ma guardati, ti addormentisicuro, ma fatti riportare indietro!
E' stata questa la cosa incredibile.
Ho attinto consapevolmente al secondo serbatoio di energia.
Alle due di notte ero carico, sveglio, desto, fresco come una rosa.
Lo avevo fatto altre volte, lo so, me le ricordo, ma tutto si era svolto inconsapevolmente.
Quante volte si dorme poco o ci si sforza oltre il limite e si trovano comunque delle forze per essere attivi? Si attinge ad un'energia che sta oltre, per uscire con gli amici fino a tardi dormire a mala pena due ore ed andare al lavoro il giorno dopo...
Passare una giornata talemnte intensa da toglierci tutte le energie, rivedere la propria bella e fare l'amore fino a tardi con energie che arrivano da chissà dove...
Lo facciamo perchè un'emozione, una sensazione, una situazione è tale che ci sveglia, ci apre una porta verso una dimensione estranea dalla quale attingiamo energie che sembrano inesauribili.
Ho abbandonato i miei attriti mentali e mi sono apprestato alla nottata come se fosse l'ultima della mia vita, ho voluto viverla fino in fondo, ho VOLUTO intensamente ESSERE SVEGLIO e PRESENTE. Perchè ho voluto imparare da questa pratica notturna se era POSSIBILE aprire la porta verso quella dimensione secondo la propria volontà.
E' stato possibile.
La porta del secondo serbatoio è alla nostra portata, occorre uno sforzo mentale, forte convinzione, fermezza, determinazione, concentrazione, tanto cibo e zero alcool, un buon caffè magari aiuta, ma la si apre, occorre destrezza nell'allontanare gli attriti, nel non identificarsi nella stanchezza, nel voler VIVERE come se fossero gli ultimi istanti di una vita, ma quella porta si può aprire.
Occorre mettersi come con le spalle al muro, immaginarsi sul crinale di una montagna nella situazione che se si cade si muore, ed evitare di cadere concentrandosi al massimo come se fosse questione di vita o di morte.
Tutti lo sappiamo, abbiamo la certezza che se fosse VERAMENTE questione di vita o di morte avremmo energie per superare tutti gli ostacoli, solo che non è mai questione di vita o di morte e quindi non siamo spronati ad usare quelle energie.
Poi c'è un alone di superstizione che aleggia attorno a questo "serbatoio". E' come se avessimo paura che sono energie che non si ricaricano più. Una volta usate non abbiamo più la nostra riserva...
Che sciocchezza! Avere la capacità di dare senza riserve spaventa, ma è Vivere ed è una capacità di estrema importanza per fronteggiare diversi ostacoli che ci si presentano nella vita.
Poi abbiamo anche paura di attirarci addosso delle sfighe se ci poniamo in situazioni, facendo finta che siano questioni di vita o di morte, quando invece non lo è affatto. Abbiamo paura di influenzare il Karma. Abbiamo paura che se consapevolmente viviamo un istante come se fosse l'ultimo utilizzando energie per dare il massimo aumentiamo la probabilità che possa accaderci qualcosa di brutto ed oscuro.
Queste sono solo superstizioni! I dati di fatto li abbiamo, le energie sono là, presenti, e noi siamo consci di averle, poi noi possiamo vivere la vita usandole consapevolmente, o non usandole. Tutto qui.
Se è possibile raggiungere dei risultati con questo stratagemma, con queste energie immense e sopite, perchè non usarle a piacimento nella vita per superare determinati ostacoli?
Questa esperienza mi servirà moltissimo, specie tra qualche mese durante le fatiche della vendemmia. Un altro frammento di paura della vita è scomparso, altre energie e sicurezze sono state trovate, ed un altro grazie al maestro, con un gran cuore e commozione mi sorge spontaneo.
Il maestro ha davvero un cuore grande, e soprattutto TANTA TANTA pazienza.

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