lunedì 16 giugno 2008

SACCENZA INDELEBILE

Noto con tristezza di essere affetto da una grave forma di saccenza indelebile.

Avete presente quelle persone fastidiose che pensano di sapere tutto e ostentano appena possono le poche e scarne informazioni che posseggono pompandole più che possono? Quelle persone fastidiose che sembra sappiano tutto loro? Quelle persone che parlano a sproposito? Quelle persone fastidiose che fanno elucubrazioni su argomenti di cui sono completamente ignoranti? Quelle persone che magari sanno qualcosa e che bramano di dar sfoggio, ne perdono occasione di farlo, della loro cultura, tanta o poca che sia?

Eccomi qui, mi prostro umile e colpevole davanti a tutti voi.
Sono volubile all'egocentrismo.

Per lo meno me ne sono accorto.
Ora si tratta di guarire...

Vorrei comunque evitare trattamenti drastici di bastonate...

2 commenti:

Alex ha detto...

-_-'

Ma c'è un motivo di cotanta autocritica? A parte che non mi sei mai sembrato oltremodo saccente, mi chiedo cosa sia successo per un tale sfoggio di umiltà!

Personalmente vedere persone che si prostrano umili e colpevoli per colpe che NON hanno commesso un po'mi infastidisce. Se poi è una colpa della quale,chi più chi meno, pecchiamo TUTTI allora mi cala un po' la palpebra. Come dire: "Mi scuso davanti a voi se delle volte mi comporto come uno stronzo". Bella forza, chi non ha mai peccato scagli la prima pietra!

Tranquillo che nessuno ti bastona. Siamo troppo occupati a bastonare noi stessi ( un po' come stai facendo tu)

Giacomo ha detto...

Il motivo chiedi...

...ardua impresa rispondere.

Ma più cose contemporaneamente direi,
un po' perchè credo mi migliori come persona, mi aiuti a crescere, un po' perchè spero di lasciar spunti di riflessione validi, facendo autocritica non si sa mai che riesca a far pensare altre persone e che possa esser d'aiuto anche al migliorarsi di altri, un po' perchè mi obbligo dicendo cose apertamente sul blog a farle poi, nel senso che se mi accorgo di una cosa e la posto non posso far finta di nulla come sempre, accantonarla come mai pensata e comportarmi con comodità egoistica quando voglio, e quindi mi sento "tenuto" a lavorare un po' su me stesso e a dimostrarlo, mi metto con le spalle al muro così posso solo andare avanti, non so se è chiara la metafora, un po' perchè lo scrivere i difetti mi sa come lo scrivere la sincerità più totale, nel senso che scrivere dei difetti è un po' come gettare via le "maschere", mi aiuta a liberarmi e a diventare più vero e autentico come uomo, cosa alla quale aspiro.

Un po' per molte cose ecco, queste sono le prime che mi son venute in mente ma ce ne sarebbero ancora...