lunedì 9 giugno 2008

SIGNIFICATIONIS VERBORUM - CAPUT SECUNDUS

A parte la poesia che non centra nulla ritorno al discorsone contorto del significato delle parole.

Riassumendo il discorso precedente il nostro pensiero riesce ad abbracciare certi discorsi, certi ragionamenti se ne sa qualcosa. Ad esempio non potrei mai affrontare un discorso sulla separazione di fase in chimica se non so nulla di densità, solubilità e legami chimici.

Voglio arrivare con questo al problema opposto, ossia quando uno crede di sapere qualcosa, ad esempio di solubilità, ma in realtà le sue conoscenze sono differenti, solo che usa il termine "solubilità" a sproposito, da un significato diverso alla stessa parola.

Si rende falsato il ragionamento, distorto.

Pensiamo ad alcune conseguenze possibili.

Due persone litigano perchè hanno diverse concezioni delle stesse parole e la stessa frase assume per i due significati diversi.

Vorrei che provaste ad immaginare una situazione, poi vedremo se utopica o meno, di estendere questa incomprensione su tutta una popolazione.

Prendiamo in esame un altro termine, tipo amicizia.
Facciamo finta che il termine amico sia confuso con "persona con la quale si tiene un qualsiasi dialogo" e che tutta la popolazione usi la parola amico o amicizia intendendo appunto questo tipo di rapporto, assolutamente indefinito, superficiale, che può essere una persona lla quale chiedi l'ora, un'altra con cui litighi, il tuo capo sul lavoro che detesti oppure il compagno di bevute.
Penso che ognuno ha comunque in testa cosa sia l'amicizia vera, secondo Platone l'idea di amicizia, ma usando il termine appropriato in modo errato viene a mancare una parola che identifichi questa idea.
Se manca la parola manca allora il mezzo per comunicare questo sentimento, manca il mezzo per pensarlo razionalmente, per esprimere il concetto che non trova identità.
Io credo che il rischio è di perdere lentamente, per lenta erosione delle anime, l'idea di fondo, quella vera, di amicizia profonda.
Una popolazione può quindi dimenticare un valore morale, perdere cultura non mancando le parole ma essendoci troppi significati.
La situazione più tragica è una popolazione intera assolutamente confusa su alcuni argomenti, non riesce a farsi un'idea di cosa sia una certa cosa, non riesce a comprendere certi discorsi, certi ragionamenti, è chiusa in una gabbia mentale.
Controllata.

Appena ho un po' più di tempo cercherò di fare degli esempi concreti.

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