martedì 10 febbraio 2009

LA SPADA DI MANAS

.
.
.
A scacchi di parole si gioca,
battute, si pescan uomini,
ego male, e le esche: miraggi.
Poi
Guerre.

Son cambiati i suoni, sento
lo stesso rumori sebbene
assomiglino alla mia lingua.
Poi
Lapidi.

Son cambiati gli scenari,
oggi muoiono virtù e volontà
nei labirinti morte dei cervelli.

Il ciclo della carne è stato
strappato dalle coscienze.

Scorre
sangue
d'anime
sulle spade
di Manas.
.
.
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ganza, Jachob.
Hai uno stile personalissimo ma che riesco a decrittare.
Veste a pennello il tuo modo d'essere attuale.
Mi entusiasma averti in "cordata", siete davvero tutti speciali, una "Grande Compagnia dell'Anello"...tolkeniana...
A presto!

Giacomo ha detto...

Piacere mio Magister.
Colgo affascinanti indizi e suggestivi spunti di riflessione alla locanda.
Per chi me l'ha chiesto invece la commento velocemente.

La vita sta diventando una partita a scacchi, solo che al posto della scacchiera e dei pezzi, cavalli alfieri eccetera, si usano le parole, l'intelligenza, l'ego votato al male, al raggiro.
E' una partita a scacchi dove lo scopo non è dare lo scacco matto, ma è il vincere-convincere, il pescare l'uomo allocco che beve e crede alle parole che gli si dicono, perchè vede in queste dei miraggi irresistibili.
E vedo nel mondo uomini che cercano di convincere altri uomini, che si impongono, che disinformano, che fanno il doppio gioco, che si mostrano come non sono per raggirare, è come assistere ad una guerra.
E queste parole non mi suonano più di una lingua, che è fatta per comunicare, ma mi suonano più di rumori di un campo di battaglia, come bombe, perchè sono usate come armi, per conquistare e non per esprimere.
Queste parole-armi generano lapidi, perchè uccidono allo stesso modo. E la tristezza che provo nel vedere me stesso raggirato, nel vedere molte altre persone che cadono vittime dei raggiri, è molto alta. Queste nuove armi, questi giochi psicofisici di comunicazione corrotta volta a trarne un vantaggio personale, uccidono le virtù e la volontà di perseguire una retta via sia di chi le adopera, sia di chi le subisce.
E' permettere a Manas, alla mente, di illudersi che la felicità sia laddove si può conquistare frammenti di gioia calpestando gli altri.
Permettere a Manas di agire così è permettere il genocidio delle anime, delle coscienze che verrebbero terminate prima della morte fisica, anima e corpo avrebbero due istanti di morte in tempi separati.