martedì 2 dicembre 2008

VIA DI CASA PER QUALCHE TEMPO

Capisco ora come la lingua sia un confine immateriale tra gli uomini molto più forte dei confini che si possono avere tra gli stati. Dal canto mio posso riportare l'esperienza con l'inglese.
Australiani, Canadesi, Neo Zelandesi, Inglesi, Statunitensi...tutti di madrelingua inglese. Ed esistono accordi tra questi stati che facilitano l'interscambio di persone, lavoratori e quant'altro si possa sperare.
Gira, fatti esperienza dicono.
Certo, noi appena mettiamo il naso fuori dall'Italia dobbiamo imparare una lingua, per gli Australiani andare in Canada o negli Stati Uniti invece è diverso, la lingua non cambia, le abitudini nemmeno così tanto, è questione più che altro di clima e di ambiente.
E' un po' come noi in Europa che possiamo andare dove vogliamo solo che loro hanno anche la lingua che spinge in loro favore.
E sotto questo vento anglosassone non potete immaginare quante persone spieghino le loro bandiere, per viaggiare, per vedere, per lavorare all'estero.

Ho conosciuto teenagers che si son fatti un volo di 23 ore dall'Australia per venire a farsi esperienza in Canada. Gli ozzys sono ovunque qui e negli States.

Insomma, un'altra volta mi sento piccolo, una volta in più da aggiungere alla lista. Confrontarmi con questi viaggiatori incalliti mi fa sentire un bradipo in letargo. Questi a 23 anni hanno girato mezzo mondo con esperienze di lavoro e viaggio di anni, non mesi, all'estero. Io invece... beh, non ne parliamo dai, vi va? Anche perchè non c'è molto da dire...Ora che non ho quasi più il problema della lingua, che per me vuol dire riuscire a capire abbastanza ed a comunicare giusto un poco meglio di una scimmia, ho il problema invece con la mia natura sedentaria.
Cioè, voglia di vedere il mondo tanta.
Voglia di girare tanta.
Ma voglia di star lontano da casa per mesi e mesi zero.

Insomma, questo sedentarismo che mi vive dentro è una palla al piede?
Girare il mondo lasciando casa per alcuni anni è una moda, è la tendenza del momento, è un esigenza per farsi un'esperienza necessaria in un mondo che gira sempre più in fretta, è giusto un piacere personale...?

Lo scoprirò con il passare del tempo.

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