martedì 8 settembre 2009

UNA DELLE LEGGI DEL KARMA?

La vita riserva sempre qualche sorpresa. E' fantastica.
Oggi si mostra così, schietta, semplice.
Mi sembra naturale lasciarmi trasportare dolcemente dalle opportunità che mi si offrono vivendole fino in fondo, cogliere gli indizi che conducono verso una sola meta: la vita.
Non tutto accade per caso, e spesso noto che si aprono porte così, come se le aspettassimo, come se volessero dirci qualcosa, accompagnarci verso la nostra felicità.
Mi sembra che voler bene alla vita ed amarla fiducioso non possa fare altro che attirare a me gioia e serenità, come se il destino abbisognasse di qualche carezza, di un paio di inchini, e di essere preso per mano. Quando si ama la vita questa non può fare altro che contraccambiare, come un'amante passionale che apprezza le nostre carezze ed i nostri pensieri e ci vuole donare se stessa. Sarà forse una delle leggi del Karma?

3 commenti:

Paolo ha detto...

" Quando l'inoffensività e la gentilezza sono pienamente sviluppate nello yogi, si realizza la completa assenza d'inimicizia fra tutti gli uomoni e gli animali che si trovano nelle sue vicinanze. Quando la sincerità è completa, lo yogi diventa il punto focale per il karma che risulta da tutte le azioni.
Quando l'astinenza dall'appropriazione, nel pensiero e nell'azione, è completa nello yogi, egli ha il potere di ottenere tutte le ricchezze materiali. "


In questi sutra, commenta il M° Hanahit, Patanjali espone i risultati che si hanno praticando le dieci "regole" dello yama e del nyama. Queste qualità vanno sviluppate fino al massimo grado perchè devono ri-plasmare la "sostanza" (Energia cosmica) e ri-orientare la coscienza riflessa verso posizioni che rispondono alla conoscenza. Molte frustrazioni ed insuccessi potrebbero essere evitati se il praticante facesse leva innanzi tutto su yama e niyama.
Prima che si arrivi alla meditazione occorre preparare la psiche e la coscienza alle condizioni ottimali.
La pratica della non-violenza è l'abbandono ed il superamento delle ostilità verso ogni aspetto della vita.
Quando il praticante si accorge che si trova in pace con sè e con tutti, egli comprende le varie espressioni di vita, il riconoscimento che siamo gocce dello STESSO OCEANO.
Colui che si è stabilizzato nella verità, perchè la sua coscienza si è posta nel sovrasensibile, può riconoscere eventi che si trovano in quelle sfere e che ancora dovranno manifestarsi sul piano sensibile.
La sua parola è sincera ed anche gli eventi che si manifestano.
Nel sutra 37 c'è una verità disconosciuta dal mondo dell'io; quando un ente cessa di desiderare, tutti i tesori vengono a lui:
"Chiedete il regno dei Cieli e tutto il resto vi sarà dato per giunta" insegnava il M° Gesù.

A chi sa viaggiare sul piano delle non resistenze, la vita offre grazie infinite senza doverle chiedere.
E' una profonda verità esoterica.

Quando l'altro giorno Giacomo, dopo Zazen, siamo andati a tirare con l'arco desideravo tu comprendessi una cosa:

"Per centrare il vero Bersaglio la mano deve ABBANDONARE la Corda e LASCIARE ANDARE ...la Freccia"...

Un abbraccio.

Paolo

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny