venerdì 11 luglio 2008

NASCITA DELLA CONTEMPLAZIONE

Un passo, timido incerto,
su di una lastra di vetro
sospesa sul mio passato,
verso un futuro indecifrabile.

Rimugino in pensieri odorosi
di effimere essenze, l'effige
si contorna sui visi dispersi,
vecchi volti, una volta vicini.



Anima che secca non vuoi
diventare, non puoi sostare
in una nicchia od un pertugio,
un rifugio comodo od angusto
vecchio od ammuffito, eretto
a riparo dallo scroscio del tempo:
son cunicoli con occhi a tentacoli
da cui in apnea rimirare il riflesso
di riviver per un battito il vissuto,
gustare per un secondo rubato
il boccone sugoso ormai deglutito.



Aria, acqua, cibo, profumi, gioie,
emozioni carezze, abbracci tristezze,
essenze, sostanze, sfilacci d'ametista,
elmi di pensieri, musiche d'ebano,
sete d'avorio, fantasia fantastica
irreale impossibile che nutri fiducia
nella tela, vela della tua imbarcazione
da Dio tessuta con meravigliosi
intrighi di sete e fili e colori in toni
e distonie che risplendono di luce
d'arcobaleno in una soave melodia
che canta la perfezione nell'imperfezione,
non esiste un perché che la tua mente
possa capire, ma solo una vita indescritta
che il tuo cuore accetti come il suo futuro.

Nessun commento: