giovedì 9 aprile 2009

LETTERA AL PRESIDENTE

Caro presidente,
le scrivo da pari e con rispetto, perchè gli uomini sono pari tra gli uomini ed anche l'ultimo è degno di rispetto come il primo. Volevo chiederle come va laggiù a Roma, se è riuscito poi a fare come voleva lei, o se deve fare come il popolo vorrebbe. D'altronde sono millenni che il potere di Roma da alla testa, non mi stupirei se abbia affascinato anche lei...
Comunque i fatti sono ormai chiarissimi ai più, a quelli che stanno in rete e si informano da fonti che lei non controlla, direttamente od indirettamente.
Ci si chiede ovviamente come possa nascondere tutto ogni volta, ma si sa, in rete non si nasconde niente, perchè non si può nemmeno imporre niente. Sta a chi naviga scegliere cosa leggere...mentre sui giornali si impone cosa leggere, no?
Come in televisione. Stessa storia.
Mi chiedo come possa solo sperare di tacciare tutta Italia, di prendere tutti per fessi e assoggettarci tutti come pecoroni. Non tutti hanno poco spirito critico, sa? Forse ci sarebbe riuscito in qualche stato più povero, perchè la televisione ed i giornali stanno chiudendo, gli sponsor si spostano in rete, il business si sposta in rete, le notizie si spostano in rete... Tutto è in rete ormai, e lei non può arrestare il fenomeno se le famiglie hanno qualche euro messo da parte per abbonarsi all'ADSL o comprarsi un computer. Ha i giorni contati caro presidente, la statistica, sua cara amica, le sta voltando le spalle. Le sue televisioni ed i suoi giornali varranno meno di un soldo bucato, anche come potere di controllo delle masse.
E dopo cosa farà?
E' per questo che le scrivo, presidente.
Anche il ladro sulla croce assieme a Gesù, in punto di morte, si pentì e fù redento. Lei vuole arrivare all'immortalità, non è così? Però i soldi, il potere, la fama, non riusciranno a donarle nulla, perchè lei sarà morto. Non mancano molti anni ormai e la scienza non fa i miracoli.
C'è una buona fetta d'Italia che aspetta il momento con ansia, già si pensa a cosa si farà finalmente dopo la sua morte, così attesa, così desiderata...
Non pensa sia brutto andarsene lasciando persone che la pensano così?
Non pensa sia l'ora di rimettere le cose a posto?
Lei ha il potere di cambiare le cose meglio di chiunque altro, ha il potere di risollevare l'Italia meglio di chiunque altro, ha il potere di convincere ad incamminarsi verso un futuro sostenibile, verso energie rinnovabili, verso valori umani sentiti e desiderati da tutti. Lei potrebbe diventare immortale e rimanere sui libri di storia sul serio se solo cominciasse, si attivasse per rivoltare il sistema, per ricominciare da capo, ricostruire.
Pensi all'immagine, il presidente pentito guida l'Italia verso un futuro sostenibile. Condannerebbe in un colpo solo i ladri, darebbe l'opportunità a chi è nel crimine di redimersi sul serio, definitivamente, salverebbe vite umane che la ricorderebbero per sempre, riporterebbe alla luce i valori della chiesa, il perdono, l'umiltà...
Mi piangono gli occhi se penso a ciò che potrebbe fare, a come potrebbe farsi ricordare, ed al tempo che oggi spreca in parlamento per salvare i suoi interessi e calpestare noi cittadini.
Vuole proprio essere il nuovo Nerone?

1 commento:

Milarepa ha detto...

Una rosa è tale perchè lo è all'interno, innanzitutto.
Possiamo cambiare il colore di una rosa, semplicemente dipingendola?
Ancora una volta è all'interno che il nuovo colore deve nascere...
Può un grimaldello chiamarsi chiave per una Porta ancora chiusa?
Il potere di cambiare le cose davvero esiste in potenza, solo che manca...l'essenziale per chi lo detiene...