giovedì 15 maggio 2008

SEI FELICE? STAI GODENDO DELLA VITA?

Stavo notando come delle volte si desideri arrivare a far tutto quando è palesemente impossibile.
Non è nemmeno proprio un desiderio, direi che ci si convince al 100% della propria riuscita in programmi assurdi, della serie " sta sera esco prima con quelle persone, poi con quelle altre, passo a salutare quelli in quel posto e poi chiudo la serata con un biliardino con quell'altro..."
Mi vien da chiedermi se la serata sia da 12 ore...
Poi accade che corri tutta la sera da un posto all'altro, saluti tutti e male.
Peggio ancora, ti stressi, perchè non arrivi dove volevi, trovi traffico in macchina, qualcuno ritarda...

Questo non solo nei progetti di una sera, ma capita sovente anche in progetti più lunghi.

Organizzo la settimana dove quelle ore sono all'università, poi lavoro al part time, poi studio che ho l'esame il tal giorno, ci metto in mezzo anche lo sport che devo tenermi in forma, corso di croce rossa piuttosto che suonare col gruppo, un po' di vita sociale...dovrò anche mangiare qualche volta e forse dovrò anche andare in bagno...dormire? 6 ore a notte bastano e avanzano...

Insomma, una corsa...

...uno stress.

Però, ammesso che riusciamo ad essere ovunque nello stesso momento, non riusciamo a far le cose bene, non abbiamo tempo per noi stessi come avremmo bisogno, non abbiamo tempo per gli altri come si doverbbe e, secondo me, così non si gusta la vita.
Tutto veloce, tutto in fretta, tutto con ansia di non arrivare dopo al tuo prossimo "appuntamento"...

Ma è vivere la vita questo?
o è invece lasciarsi vivere dalla vita?
subire gli eventi?

chiaro che hai scelto te i tuoi impegni, ma stai gustando i momenti che vivi o in realtà stai faticando per il futuro?
Ci sarà mai il momento in cui godrai della fatica fatta?
O in realtà non te lo potrai mai permettere?
Non riesci proprio a fermarti? a rallentare? diminuire gli impegni?
riesci a riposare, a pensare, a godere del cielo che hai sulla testa, degli uccelli che ritornano in primavera, del tramonto, a godere di un profumo, di una tazza di thè, di una chiacchierata, di una canzone, di un paesaggio piuttosto che di una camminata, dell'odore che si porta dietro un temporale o una raffica di vento...
o in realtà metti tutto in pausa?
rinvii a dopo il tutto, non ho tempo per divertirmi...perchè devo far questo e quello e quest'altro.
esco dal lavoro corro corro vado di qua vado di là... il resto son sciocchezze.
...e non noto nulla, i miei sensi sono morti.
Vedo ma solo per non andare a sbattere contro un muro, annuso ma solo per capire che sono in bagno a cagare o per capire che ho pestato qulcosa di losco, tocco ma solo per aprire una porta, o per non scottarmi con la mocca del caffè la mattina, gusto ma solo capire che il cibo è in bocca e non infilato in un altro orifizio, sento ma solo per sentire chi mi suona il clacson in macchina, sento solo quando mi suona il cellulare, quando mi parlano sul lavoro o in classe, ma non sento il silenzio della sera, non sento la pace di fermarsi un attimo, non sento una melodia lontana o il canto degli uccellini.

Vivi i tuoi impegni senza capire che non godi gli attimi che vivi.
Ma lasci solamente che scorrano su di te e rimani impassibile, come chi rimane freddo ad una carezza.

Sei consapevole di star vivendo?
Sei consapevole che scorre sangue nelle tue vene, di avere un cuore che batte, una mente che pensa, delle gambe che possono portarti a vedere il mondo?
Sei consapevole dei tuoi sensi, di ciò che provi?
O hai la mente talmente impegnata che non stai mai attento a dove sei, cosa percepisci, che odore ha l'aria che ti circonda...
Sempre in viaggio con la testa in "devo fare quello, dopo devo correre di là, speriamo di non trovare traffico, di riuscire a prendere il treno..." ma mai con la testa nel presente, sempre proiettata nel futuro ma mai dentro te stesso, a capire dove stai mettendo i piedi, quali persone ti circondano, di cosa hanno bisogno, cosa provano...
O semplicemente: hai il tempo per chiederti se sei felice?
O non hai nemmeno questo?
O corri perchè speri che facendo così sarai più felice in un futuro?

Stai godendo della tua vita?

Se ti capitasse qualcosa di orrendo, potresti dire che almeno te la sei goduta?
O non sapresti nemmeno descrivere quali sono i colori e gli odori dell'autunno?
Avresti solo rimpianti di non aver vissuto, di essere stato sempre di corsa come un imbecille?

Se perdessi la vista potresti dire di aver osservato il mondo?
Se perdessi l'udito potresti dire di aver alcoltato il mondo?
Se perdessi l'uso delle gambe potresti dire di averle usate godendo di esse o solo per correre stressato?
Se perdessi la parola potresti dire di aver detto quello che avresti sempre voluto dire?
Se perdessi il gusto e l'olfatto potresti dire di aver goduto dei cibi, delle bevande?


Non sarà giusto vivere da cicale tutta la vita, ma nemmeno sempre da formiche.


Diamo un limite ai nostri impegni, troviamo il tempo per gustare il momento che stiamo vivendo.

Basta con la filosofia del "quando sarò in quel posto allora sì che mi divertirò, sì che sarà bello!"
Aspetto a divertirmi-gioire-essere felice di essere in discoteca, di aver bevuto, di aver comprato questo o quello...
Perchè felici solo in poche occasioni?
Che ci manca?

E' un insulto a chi non può più fare certe cose.

Se ragioniamo con la filosofia del correre l'oggi diventa privo di gusto.
Tutto avrà gusto se e solo se capita questo, se e solo se sarò lì, andrò là...
Ma perchè scusa?
Che senso ha?

Oggi è fantastico, apriamo gli occhi.
Il vivere, la felicità, la bellezza: è oggi...
...e in ogni giorno.

Non nel domani.
E' sicuramente nel presente.

5 commenti:

Yarla84 ha detto...

Come dice Svevo, prepararsi a vivere o vivere?
Poi chiaro, ci sono gli impegni, le cose che dobbiamo fare per avere un tetto sotto cui dormire o i soldi per mangiare; oppure gli impegni che ci creiamo per costruire qualcosa che darà i suoi frutti solo in un futuro anche remoto.

Ma giusto, non bisogna mai perdere d'occhio il presente, ci una via di mezzo insomma.

Alex ha detto...

TOTALMENTE D'ACCORDO.

Quello che conta è il presente. Non sapete come godervelo? Rifatevi a Wilde:

"Niente cura l'anima se non i sensi"

Yarla84 ha detto...

si, a occhio e croce anche Wilde sarà stato a casa a leggersi una quintalata di libri... tra una scappatella e l'altra...

Anonimo ha detto...

6 ore di sonno sono poche...

Anonimo ha detto...

oh come lo so che son poche!