venerdì 30 maggio 2008

SPETTATORE A DISAGIO

Oggi posso constatare che il litigio, la disputa o la discussione non costruttiva ma distruttiva, o comunque la frase tagliente, la frecciatina antipatica, porta nervoso, odio, rabbia, fastidio, risentimento, verso i due o più attivi interessati e grande imbarazzo, disagio, in chi assiste impotente a quello scambio di battute.

Devo dire che mai prima di oggi, nelle volte che mi son trovato a dire una frase tagliente, litigare o quant'altro, ho preso in considerazione il fatto che anche chi assiste ma non è coinvolto viene leso nella sua tranquillità.

Il litigio porta solo male, i due interessati spesso concludono la disputa con molta rabbia dentro di loro, e gli spettatori con sentito disagio.

In questo caso l'armonia di un gruppo ne rimane particolarmente intaccata.

Da qui la sostanza del detto dialettale :"Le bèghe fevele fòr voi altri!", nel senso, se avete qualche battibecco risolvetevelo in privato!

Dico questo, ma sto ancora analizzando il fatto.
Convinto al 100% non lo sono, mi piacerebbe sentire, anche quà, i vostri commenti...

8 commenti:

Alex ha detto...

Sono d'accordo! : )

Anonimo ha detto...

E qui, le migliaia di tesi sulla gestione dei conflitti si scatenano. E mi fate anche incazzare però. Dite che niente è dato per scontato, che è giusto dire, parlare, interagire, fare...e poi siete contro le liti???
Cazzo, quella è vita! Non avrete mica paura di dire come la pensate...certo lì per lì fa male. Ma fa tutto parte dei piani...e cmq ve ne uscite con qualcosa in più...
Dov'è finito il povero Voltaire e il " non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perchè tu lo possa dire"? E non certo lo scambio è sempre tranquillo...e intendiamoci, lo sto dicendo io, il che è tutto dire...
Esserne coinvolti può essere un'occasione per aiutare il dialogo...esagero?

Giacomo ha detto...

No, hai colto il mio dubbio, ciò che non mi fa essere sicuro al 100% del mio post.

Non capisco il confine tra lite e discussione, tra ciò che è giusto dire ad una persona e ciò che è meglio dirle in privato. Non capisco se è giusto dire al coglione di turno "smettila di comportarti così" davanti a tutti o se è meglio farlo in privato, non capisco se si pò criticare davanti a tutti il modo di vivere e di interpretare la vita di un presente o se sia meglio rimanere sul vago o neppure tirar in causa l'argomento...

Anonimo ha detto...

L'importante, secondo me, è rimanere sul TUO sentire, senza giudizio verso quello degli altri (anche se spesso e volentieri scappa a tutti). Capire perchè ti fa innervosire e dirglielo, dal tuo punto di vista, dal "secondo me", e non dal "tu sei..", ascoltando e rispettando per quanto c'è possibile. In questo senso sono per l'agire e l'osare, per il non sentire più terreno sotto i piedi, dell'inconsistenza della tua posizione, in previsione di un rapporto più vero. E nello stesso senso sono per l'idea che a volte è meglio il dire l'emozione piuttosto che agirla...non do una coltellata a uno perchè sono incazzato, ma gli dico "mi fai incazzare al punto che vorrei che la tua testa esplodesse"... Al solito, rispetto per il prossimo e per te stesso. Bisogna anche qui trovare la giusta misura. Come tra il sentire tuo, l'empatia verso l'altro, il pensare e l'agire. La gestione dei conflitti è uno dei terreni più creativi al mondo...

Giacomo ha detto...

e aggiungerei anche dei più belli e complessi...

Alex ha detto...

Quoto tutto quello che avete detto!

Francesca ha detto...

Si sono d'accordo.

Il confine tra litigio e discussione caro fratellino è molto sottile. Spesso io e te non lo cogliamo hai notato?
Io penso che il litigio sia sbagliato se porta ad aumentare gli asti e i rancori.
Per me vale la pena di discutere solo se lo scopo è migliorare le cose, se può essere "fruttuoso". E bisogna farlo con testa, valutando chi si ha di fronte, cosa si può dirgli e cosa no.

La discussione accesa, il litigio, senza uno scopo ma solo per scagliarsi gratuitamente contro qualcuno che sappiamo non capirà e non cambierà per questo.... beh... è assurdo.

Anonimo ha detto...

mah, ho dubbi.
molti.

gia