domenica 11 gennaio 2009

SOSPIRANDO NAUFRAGO

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E' come un vecchio motore, lento,
discontinuo, che ogni tanto tossisce,
rallenta e sembra morire, c'è quasi,
pensi, e poi riprende, tenace, la vita.

E così si salta, dal sole alla luna,
da una stagione all'altra, d'acchito.
Col freddo sembra che tutto rallenti,
che muoia, per stupire di nuovo,
in primavera, quando ricomincia
il caldo e tutto si contorna di gioia.

Il mio cuore cade laggiù nell'amaro,
come da uno sgambetto è là, disteso,
che agonizza convulso stritolato
in un pugno di morte e di nostalgia.

Aspetto saggio che si plachi la morsa,
d'aprir la tagliola e di scorrer di nuovo
i capelli nel vento, sospirando naufrago.
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