domenica 4 gennaio 2009

UN SENTITO GRAZIE

A volte basta poco, pochissimo, per piantare un seme, farlo germinare e crescere. A volte basta talmente poco, che nel tempo in cui si guarda all'orizzonte questo è già divenuto quercia, con radici profonde e con una chioma maestosa. E le stagioni del cuore passano, e la terra diventa sempre più fertile. E si continua, si cresce, si desidera, si diventa uomini. E ci sono doni che sono fatti di parole, e altri fatti di parole scritte. E godo di quella saggezza che leggo, godo di quelle parole che danno senso e significato ad una conoscenza che giaceva sopita dentro di me, vedo il cammino degli animali dei boschi verso la vetta, vedo i caprioli ed i cervi e la loro velocità, e vedo talvolta la loro tristezza per non poter insegnare la velocità alle tartarughe, e vedo la luce di una ricerca profonda, e l'amicizia che si realizza nel suo fine, che altro non è che non l'approfondimento dello spirito, e riconosco i miei maestri passati, maestri di saggezza, insegnanti non mi chiesero di entrare nella casa della loro saggezza bensì mi accompagnarono alla soglia della mia, e ai miei occhi si svelò il tesoro delle inifinite profondità dell'anima, e la consapevolezza di questa piccola verità fu un dono, immenso e il cammino un dono ancora più grande. A volte occorre dire grazie, ed io devo ringraziare tantissime persone, da chi ha condiviso con me a chi si è solo avvicinato alla mia vita, da chi si adoperò nel passato per tramandare la Via a chi si è adoperato per indicarmela, lentamente, svolta dopo svolta, strada dopo strada, incrocio dopo incrocio.

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